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Ciclismo

Giro d’Italia 2016: Praia a Mare = Itaca! Diego Ulissi in trionfo!

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Finalmente Diego. Ulissi è tornato a vincere e ha vinto bene, forse come non aveva mai fatto. Azione di forza prima in salita e poi a difendersi dal ritorno del gruppo, capace solo di avvicinarsi nella quarta tappa del Giro d’Italia 2016, 200 chilometri da Catanzaro a Praia a mare per una prima frazione in terra italiana che ha regalato tanto spettacolo e il primo successo tricolore.

Pronti via e dopo una decina di chilometri di attacchi si sono avvantaggiati tre atleti: Nicola Boem (Bardiani-Csf), Matej Mohoric (Lampre-Merida) e Joey Rosskopf (BMC). Il gruppo, inizialmente ha lasciato spazio, con l’austriaco Matthias Brändle, in passato già detentore del record dell’ora, che si è riunito agli attaccanti. Quando la fuga sembrava ormai andata, la Nippo-Vini Fantini, esclusa dall’attacco della prima ora, si è messa in testa al gruppo per provare a ricucire e poi rientrare con Eduard Grosu. Questo tentativo, però, è fallito e gli attaccanti hanno ripreso margine.

La Etixx-QuickStep, squadra della maglia rosa Marcel Kittel, hanno gestito la situazione, mantenendosi a tiro degli attaccanti. Sul primo Gpm di giornata il gruppo ha mantenuto un ritmo blando e sulla vetta è stato Boem a transitare in prima posizione sul Bonifati. Sul San Pietro, a 50 chilometri dal traguardo, è cambiata radicalmente la situazione: la Giant-Alpecin si è messa a fare il ritmo in testa scremando il gruppo e mandando in difficoltà diversi velocisti. A transitare in vetta Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) seguito da Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF).

Sulla discesa successiva è stata l’Astana a prendere il comando delle operazioni, probabilmente per mantenere Vincenzo Nibali fuori dai problemi. Tornata in pianura, la squadra in maglia celeste ha lasciato ad altri l’onere del ritmo ma consentendo al gruppetto di Kittel di rientrare sulle ruote dei migliori che avevano già ripreso i fuggitivi in salita.

A 37 chilometri dall’arrivo attacco per Guillaume Bonnafond e Axel Domont, entrambi in forze all’AG2R la Mondiale. Alle loro spalle si è formato un ulteriore gruppetto di una ventina di uomini che li ha riassorbiti a 27 dalla conclusione. Da questa situazione anarchica si sono avvantaggiati, proprio dallo stesso gruppo, sette uomini: Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), Alessandro De Marchi (BMC), Valerio Conti (Lampre-Merida), Tim Wellens (Lotto-Soudal), Pieter Serry (Etixx-QuickStep), David Lopez-Garcia (Team Sky) ed ancora Domont. Su questi uomini, con una sparata secca, è rientrato un Damiano Cunego molto attivo ma i sette non hanno trovato il giusto accordo con altri uomini che sono rientrati da dietro.

La Movistar, fiutando un potenziale pericolo, ha preso in mano le redini della corsa a poco più di 20 dal traguardo, in concomitanza con l’ennesimo attacco in testa alla corsa con Conti e De Marchi che hanno staccato i compagni d’avventura solo per un paio di chilometri prima di essere ripresi, complice anche l’azione di Valerio Conti in favore di Diego Ulissi (Lampre-Merida), rientrato poco prima con Pavel Kochetkov (Katusha), Georg Preidler (Giant-Alpecin), Jay McCarthy (Tinkoff) e Matteo Busato (Wilier-Southeast).

All’imbocco dello strappo di via del Fortino gli attaccanti avevano una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo. Conti si è spostato già sulle prime rampe, con Pirazzi ad alzare il ritmo senza fare la differenza. Il gruppetto si è sfilacciato e Ulissi ha preso qualche metro di vantaggio proprio in vista della cima, con il gruppo guidato da un attacco di Domenico Pozzovivo (AG2R) rintuzzato e rilanciato da Jakob Fuglsang (Astana) che ha fratturato il plotone dei big ridotto ad una trentina di unità con Mikel Landa (Team Sky), staccato di qualche metro ma subito rientrato.

In vetta, Ulissi è rimasto l’unico in avanscoperta con poco meno di 20” di vantaggio sul gruppo. Il toscano ha mantenuto nella prima fase di discesa ma in pianura la Bardiani-CSF, con Sonny Colbrelli in gruppo, ha provato a chiudere il buco in vista di una potenziale volata. All’ultimo chilometro Ulissi ha prodotto lo sforzo massimo per controbattere all’accelerazione in gruppo di Bob Jungles (Etixx-QuickStep). L’ultimo ad arrendersi è stato Tom Dumoulin (Giant-Alpecin) che con Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) è fuoriuscito dal gruppo, arrivando però solo vicino ad Ulissi.

Per il toscano si tratta della prima vittoria stagionale, nata con un’azione di squadra finalizzata alla perfezione da parte di un atleta che ha nelle gambe numeri di questo genere. Nel finale una cavalcata trionfale che l’ha portato a cogliere il quinto successo della carriera al Giro d’Italia.

Hanno completato il podio gli olandese Dumoulin (di nuovo in maglia rosa) e Kruijswijk. Il gruppo è stato regolato da Alejandro Valverde (Movistar) davanti a Gianluca Brambilla (Etixx-QuickStep) e Vincenzo Nibali.

In classifica generale Dumoulin ha 20” di vantaggio su Jungels e Ulissi, sul podio virtuale. Tra i big in ottica vittoria finale nessun cambiamento con il solo Andrey Amador che ha perso terreno.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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