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Ginnastica, Europei 2016 – Preview Gara a Squadre: Russia superfavorita, Romania abdica, Italia da podio?

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Ormai è tutto pronto alla Post Finance Arena di Berna dove, dal 1° al 5 giugno, si disputeranno gli Europei 2016 di ginnastica artistica femminile.

Analizziamo nel dettaglio tutte le gare femminili: stelle, favorite per il successo e per il podio, favorite, temi caldi. Partiamo con il concorso a squadre, nel corso della giornata un articolo per ogni evento.

 

Il concorso a squadre torna agli Europei di ginnastica artistica femminile dopo due anni di assenza. A Sòfia 2014 si impose nettamente la Romania, nell’ultimo trionfo di una scuola colata poi a picco in meno di due anni, fino a una clamorosa eliminazione dalle Olimpiadi 2016 dopo 40 anni in cui le giallo-rosso-blu sono sempre salite sul podio a cinque cerchi.

Le attuali Campionesse d’Europa cederanno sicuramente il titolo continentale. Avrebbero avuto qualche speranza di provare a difenderlo se Larisa Iordache e Diana Bulimar non si fossero infortunate e operate nelle ultime settimane. Non potrà fare molto la solitaria Catalina Ponor, se non provare a brillare a livello individuale e magari a trascinare la squadra in Finale (questa missione quantomeno possibile). Berna non può nemmeno essere un punto di ripartenza per l’intero movimento che deve essere ricostruito da zero.

 

Spazio libero alla Russia che si presenterà in Svizzera con un autentico squadrone, pronto a dominare la competizione dopo il deludente bronzo di due anni fa. Aliya Mustafina tornerà a giganteggiare (anche se verosimilmente solo sue due attrezzi), Daria Spiridonova è la Campionessa del Mondo alle parallele, Ksenia Afanaseva difende il titolo continentale al corpo libero ed è argento iridato, Angelina Melnikova e Seda Tutkhalyan sono due autentiche promesse già sbocciate. Un quintetto superlativo a disposizione dei coniugi Rodionenko che devono assolutamente ritornare sul tetto d’Europa.

Attenzione, però, a non sottovalutare la Gran Bretagna che nelle ultime stagioni è salita esponenzialmente in quota: tutto iniziò proprio due anni fa in Bulgaria con quello storico argento continentale, poi lo scorso autunno l’incredibile bronzo ai Mondiali casalinghi. Si riparte con quattro quinti della formazione di Sòfia 2014: Claudia Fragapane, Rebecca Downie, Rebecca Tunney, Ruby Harrold. A loro si aggiunge Ellie Downie per una replica assolutamente alla portata della Union Jack. Occhi puntati sulle loro parallele.

 

Alle spalle delle due dichiarate contendenti, l’Italia ha tutte le carte in regola per provare a risalire sul podio dopo la debacle di Sòfia, per riprendersi quella medaglia di bronzo conquistata a Bruxelles 2012, anche quella volta nell’anno olimpico. La nostra Nazionale non si presenterà con la formazione tipo ma le nostre giovani hanno ampia possibilità di completare la missione: Enus Mariani, Elisa Meneghini, Lara Mori, Martina Rizzelli e Sofia Busato hanno un’occasione d’oro da sfruttare.

L’Italia non dovrà neanche guardarsi dalla Germania (tedesche a Berna con formazione B e senza le stelle Seitz, Scheder e Schaefer, non dovrebbe bastare il rientro di Kim Bui per impensierirci) e dall’Olanda che, dopo l’ottavo posto dei Mondiali, ha deciso di non presentare la propria formazione agli Europei per preparare meglio le Olimpiadi 2016.

Non è da sottovalutare il buon Belgio di Derwael, Mys, Vandenhole, Meyers e Deriks e nemmeno la Francia di Brevet, Vanhille, His, Boyer e Lechenault. La Svizzera è sì padrona di casa, può contare su una stella di dimensioni mondiali come Giulia Steingruber ma solo con lei non sarà facile arrivare nelle posizioni di vertice. C’è curiosità sull’Ungheria del terzetto Boczogo, Makra, Kovacs.

 

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