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Formula 1

F1, GP Bahrain 2016, le pagelle: Rosberg perfetto, Raikkonen consistente, Hamilton incerto e Vettel in fumo

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Vettel 2016 Barcelona 34 Foto Cattagni

Ferrari 5: Doveva essere il GP della verità quello che doveva verificare le velleità di successo della Rossa. Ebbene il responso è stato negativo. Se è vero che la Ferrari ha centrato il secondo podio stagionale, con Raikkonen, lo è altrettanto che è arrivato il secondo ritiro in due round disputati. Ciò non è accettabile per un team che si è dichiarato in lotta per il Mondiale. Forse l’aver spinto così tanto su un progetto rivoluzionario è stato un atto di presunzione ed una forzatura anche perchè le prestazioni pur migliori rispetto ad un anno fa non sono sufficienti per essere davanti alle frecce d’argento e, allo stato attuale, non del tutto concretizzabili per le problematiche di affidabilità. Non serve a niente avere una macchina veloce se questa non taglia il traguardo. Da ciò, i tecnici in Rosso dovranno partire se vorranno nutrire ancora una minima speranza di vittoria finale visto che la graduatoria dei drivers e dei costruttori recita impietosa: Raikkonen quarto a quota 18 punti e Vettel sesto con 15, dietro a Romain Grosjean con la Haas ed in totale sono 50 le lunghezze dalle Mercedes nel campionato marche.

Kimi Raikkonen 7.5: Dopo una partenza a dir poco incerta, Kimi si riprende mettendo in scena un numero impressionanti di sorpassi che gli valgono il posto d’onore alle spalle di Rosberg. Veloce ma non a livello della Mercedes è bravo ad anticipare la sosta per tentare di avvicinarsi a Nico e mettergli pressione ma con la W07 Hybrid del tedesco c’è poco da fare. Una gara di grande consistenza che conferma l’ottimo feeling di Kimi con il tracciato del Bahrain (8 podi sul circuito di Manama senza però riuscire mai a vincere)

Sebastian Vettel no s.v. ma sf. (sfortunato): Abbiamo scelto di valutare il pilota tedesco non con l’abbreviazione s.v (senza voto) ma con quella sf. semplicemente perchè Seb è stato oggettivamente abbandonato dalla dea bendata. Il guasto al propulsore, forse a causa di una valvola, ci ha riportato indietro nel tempo ad un episodio molto simile che riguarda Michael Schumacher e la Ferrari del 1996 nel GP di Magny Cours in Francia quando il grande Michael, dalla pole, vide andare in fumo, nel vero senso della parola, una vittoria sulla pista francese.

Al di là del tuffo nel passato, Vettel non è giudicabile e si può parlare solo per ipotesi. I tempi mostrati nelle qualifiche e le prove libere avrebbero fatto presagire una lotta con Mercedes e, verosimilmente, un secondo posto sarebbe stato alla sua portata, visto l’andamento della corsa. Ma la storia non si fa con i se e con i ma e quindi si parla di niente. L’unica cosa tangibile è che Sebastian è attualmente sesto in classifica generale a 35 punti da Rosberg e non è certo l’avvio che tutti i tifosi della Ferrari avrebbero sperato.

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