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Atletica, le decisioni IAAF: la grande beffa di Orlando Ortega, niente Olimpiadi per lui

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La IAAF ha reso noto i cambi di nazionalità concessi e i loro tempi di attuazione; salta subito all’occhio la vicenda relativa all’ostacolista Orlando Ortega.

Lo specialista dei 110 ha infatti lasciato la nazionalità cubana per adottare la Spagna, paese in cui vive, rinunciando anche ai Mondiali di Pechino del 2015, in quanto ormai “si sente spagnolo”. Purtroppo per lui, però, la Federazione Internazionale gli ha concesso di vestire la maglia giallorossa solo da novembre 2016, ragion per cui sarà costretto a vedere i Giochi Olimpici alla TV

La situazione è paradossale e priverà la gara degli ostacoli alti di uno dei grandi protagonisti annunciati, ma c’è un’obiezione da parte della RFEA, la Federazione Spagnola di Atletica, che punta il dito su una possibile contraddizione tra le norme IAAF e quelle CIO, Entrambe prevedono 3 anni di intervallo prima di passare alla nuova nazionalità, ma mentre la IAAF li conta dall’effettivo inizio della residenza, secondo il Comitato Olimpico andrebbe contata l’ultima gara con il precedente Paese, in questo caso l’11 Agosto 2013, per cui la decorrenza partirebbe in piena rassegna a cinque cerchi...staremo a vedere!

Nella stessa occasione, va menzionato, concessa la possibilità all’altro ostacolista Gianni Frankis, alla mezzofondista Yusneysi Santiusti e al giovane lunghista Mohamed Reda Chaboun.

Soprattutto l’italo-cubana è atleta da 1’58”50 sugli 800 quattro anni fa, tecnicamente in grado di qualificarsi per le Olimpiadi, per rimpolpare la squadra azzurra.

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gianluca.pessoni@oasport.it

Foto: Twitter Orlando Ortega

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