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Rugby, Sei Nazioni: l’ Inghilterra conquista la Triplice Corona e vola verso il titolo, ma che brividi nel finale!

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Alla fine, il pubblico di Twickenham esplode intonando  lo spiritual  “Swing Low Sweet Chariot” dopo 80’ di emozioni, con un incredibile finale.

L’Inghilterra domina con una grandissima difesa, guidata da un super Maro Itoje MVP del match, e per tre quarti di match non concede nulla al Galles, poi Dan Cole si fa cacciare e gli ultimi, incredibili, minuti vedono i Dragoni avvicinarsi fino a sfiorare la clamorosa rimonta.

La vittoria del XV di casa è tuttavia meritata e, quindi, tra sette giorni, a Parigi gli inglesi si giocheranno il trofeo da posizione di grande vantaggio.

Alle 17.00 è tutto esaurito per il match chiave del Sei Nazioni 2016, si affrontano l’Inghilterra capoclassifica e il Galles inseguitore, le due uniche imbattute nel torneo.

Ci si gioca in un sol colpo, per gli inglesi, trofeo, Triple Crown, con la possibilità del grande slam.

L’inizio è tutto di marca bianca, con gli uomini del CT Eddie Jones che sbloccano il punteggio al 9’ con un calcio di punizione di Owen Farrell.

Il continuo gioco corale inglese costringe il Galles a pagare in disciplina e lo stesso Farrell segna altri due calci nei primi 20’.

Sul punteggio di 9-0 la Rosa insiste e poco dopo la mezz’ora arriva una bellissima meta di Anthony Watson, a seguito di una magia di Maro Itoje, protagonista assoluto, a soli ventun’anni di questa nazionale; la trasformazione di Farrell porta l’Inghilterra avanti 16-0.

I Dragoni non reagiscono e il risultato rimane invariato sino alla conclusione del primo tempo.

Al 5’ della seconda frazione di gioco, l’ennesimo calcio piazzato di Farrell mette 19 punti di differenza tra le due squadre.

I padroni di casa annullano ogni offensiva gallese, grazie ad una mischia stratosferica che rinforza una difesa puntuale in ogni occasione; il Galles è reso così inefficace, ma quando meno te l’aspetti al 13’ un erroraccio in calcio di  George Ford viene intercettato e messo in meta da Dan Biggar, che si incarica anche della trasformazione portando il risultato sul 19-7.

Dopo il quarto d’ora brividi per l’infortunio di Sam Warburton, che esce, fortunatamente, tranquillizzando il pubblico che gli tributa applausi scroscianti.

Di nuovo a segno Farrell con un calcio di punizione al 25’; il no. 12 di casa si ripete due minuti dopo; gli ultimi 600 secondi vedono la Rosa in inferiorità numerica per il giallo a Dan Cole; fatto che prelude ad un finale palpitante.

Il Galles, infatti, sfrutta l’occasione e al 74’ va in meta per la seconda volta con George North, trasforma Rhys Priestland riportando i rossi a -11; il replay mostrerebbe un in avanti non sanzionato dei Dragoni.

Passano 180” e arriva anche la meta numero tre, con Taulupe Faletau, conversione di Priestland e si va sul 25-21, pazzesco!

Nonostante l’incredibile sofferenza finale, il punteggio non cambia e gli inglesi vincono, conquistando la Triplice Corona, per torneo e grande slam appuntamento a Parigi.

INGHILTERRA-GALLES   25-21   (16-0) 

Marcatori: P.T.: 9’ c.p. FARRELL (I); 18’ c.p. FARRELL (I); 20’ c.p. FARRELL (I); 31’ m. WATSON tr. FARRELL (I) S.T.: 5’ c.p. FARRELL (I); 13’ m. BIGGAR tr. BIGGAR (G); 25’ c.p. FARRELL (I); 27’ c.p. FARRELL (I);                                                   34’ m. NORTH tr. PRIESTLAND (G); 36’ m. FALETAU tr. PRIESTLAND (G)

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gianluca.pessoni@oasport.it

Foto: Twitter England Rugby

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