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Tennis: Roberta Vinci Zarina di San Pietroburgo! Sconfitta Belinda Bencic

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Semplicemente fantastica. E’ questo l’aggettivo più idoneo per descrivere la prestazione di Roberta Vinci nella finale del WTA di San Pietroburgo che l’ha vista contrapposta a Belinda Bencic, testa di serie numero 1 del torneo nonché top 10 del ranking dal prossimo lunedì. L’azzurra si è imposta in 1 ora e 20 minuti di gioco per 6-4 6-3.

Come dicevamo, una partita incredibile per Roberta che con il suo tennis di classe ed eleganza annichilisce una Bencic poco abituata a giocare contro una palla con effetti e variazioni decisamente pronunciati. Nel primo set, dopo aver annullato 2 palle break, la Vinci mette a segno un parziale di 11-2 andando sul 3-0 con spettacolari colpi di volo e di dritto in contropiede. La giovane svizzera non demorde e grazie a dei vincenti ed ottimi recuperi controbreaka l’italiana (3-2). I ribaltamenti di fronte non si fermano qui. Nel sesto game è la tarantina a strappare il servizio alla rossocrociata, avvantaggiata da due doppi falli dell’avversaria, con una splendida chiusura in volé di rovescio all’incrocio delle righe. Sfortunatamente, anche in questo caso, Roberta non riesce a mantenere il vantaggio per i grossi meriti della Bencic: prima una risposta tra i piedi e poi un errore in approccio dell’azzurra portano al 4-3. Tuttavia la pugliese oggi è ispirata più che mai e sul 5-4, dopo aver tenuto il turno in battuta, con due splendidi colpi di dritto conquista il set 6-4. Statistiche eloquenti: 19 winners e 7 errori.

Nella seconda frazione, l’equilibrio si rompe nel quarto gioco quando la Vinci con un spettacolare dritto sorprende l’incredula Bencic che non può fare altro che applaudire anche lei. Sul 3-1, l’italiana recupera dal 15-30 aggiudicandosi il gioco al servizio con un tennis autentico rebus insoluto per la 18enne svizzera. Incanta letteralmente la pugliese sul cemento russo, alternando colpi di potenza ad altri di pura creatività. L’87% delle risposte messe in campo sulla battuta di Belinda descrive l’andamento dell’incontro concluso 6-3 con ace e vincente. Chapeu Robertina!

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina FB Supertennis

7 Commenti

7 Comments

  1. Luca46

    15 Febbraio 2016 at 01:08

    Dopo questa vittoria sfido chiunque a non aver pensato alla Fed Cup. Per riformare il doppio in vista di Rio non è troppo tardi, basterebbe due minuti. Tuttavia a livello psicologico la faccenda è diversa, se la situazione ancora non si è sbloccata significa che il tentativo è vano. Mi sembra che Coni e Federazione siano colpevoli di non avere ancora un doppio maschile, femminile e un doppio misto ben oliato. Sulla terra rossa potevano essere carta da medaglia.

    • ale sandro

      15 Febbraio 2016 at 07:57

      A me sembra che Bolelli-Fognini invece sia un doppio ben affiatato, ormai da diversi anni, anche con qualche risultato degno di nota,come uno Slam vinto e semifinali raggiunte. Poi che siano o meno da medaglia è un altro paio di maniche. Ma come doppio su cui continuare non vedo dubbi.
      Il problema è avere una gallina dalle uova d’oro come Errani-Vinci, e arrivare a un anno dai Giochi con lo scioglimento della coppia, che è evidente non si risistema in due minuti se si tratta di problemi più profondi che non si conoscono.
      Se a questo si aggiunge il presentarsi allo scorso Us Open con due coppie, non dico improvvisate ma quasi, e vederle pure andare abbastanza bene, ma con una delle due coppie segnata dal ritiro della Pennetta, ci si rende conto di come la Federazione abbia eccome la sua parte di colpa.
      Io parlo in termini di programmazione a inizio quadriennio. Se una come la Pennetta volesse ritirarsi, per dirla brutta, ci si para il culo, non lo si lascia scoperto. Visto che la Fed Cup e quindi la nazionale, ha rappresentato un importante vetrina per queste ragazze, una maniera di far completare il quadriennio alla brindisina, la si doveva trovare. Lo stesso dicasi per mantenere la coppia femminile consolidata. Magari riducendo l’attività in doppio per entrambe, seguendole ancora più da vicino se necessario , per intervenire in caso di necessità.
      Figuriamoci se possono essere capaci a preparare un doppio misto in questa situazione.

  2. ale sandro

    14 Febbraio 2016 at 18:41

    Grande Roberta , meritatissimo primo “Premier” e top ten raggiunta finalmente. Spero che quest’anno si possa togliere altre soddisfazioni, come magari anche eguagliare il record della Cecchini.
    E’ mancata come l’ossigeno in Fed Cup , spero non ci si ripresenti in situazioni simili in futuro, perchè una giocatrice come lei, fino a quando vorrà giocare, serve troppo in questo momento all’Italia del tennis. E anche riguardo la situazione del doppio con la Errani, forse la Federazione poteva muoversi diversamente.
    In ogni caso mi è sempre piaciuto il suo stile di gioco, che richiama al passato, e non posso che essere contento per ogni sua vittoria.

    • ale sandro

      15 Febbraio 2016 at 09:33

      In realtà nessuna top ten raggiunta, sale fino al n°13, mi ero fatto ingannare dall’articolo che riportava il traguardo ottenuto.

      • Giandomenico Tiseo

        15 Febbraio 2016 at 10:54

        In verità nell’articolo non si fa alcuna menzione alla classifica della Vinci quanto alla Bencic: “Belinda Bencic, testa di serie numero 1 del torneo nonché top 10 del ranking dal prossimo lunedì”.

        • ale sandro

          15 Febbraio 2016 at 12:01

          Hai ragione, errore mio Giandomenico, sto invecchiando ancora peggio di come pensassi 😀

          • Giandomenico Tiseo

            15 Febbraio 2016 at 12:50

            Capita 🙂 . Grazie per il confronto costante dato dai vostri commenti ai nostri articoli.

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