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Combinata nordica

Combinata nordica, tappa nel tempio di Holmenkollen: tutti a caccia di Eric Frenzel

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La storia che si aggiorna. La Coppa del Mondo di combinata nordica 2015/2016 sbarca ad Oslo per la tradizionale tappa sulla mitica collina di Holmenkollen, sebbene la parola ‘tappa’ appaia riduttivo per quello che di fatto è un vero e proprio evento, inserito oltretutto all’interno dell’Holmenkollen skifestival.

Nella località norvegese si disputerà soltanto una gundersen dal Large Hill in cui Eric Frenzel potrebbe prendere ulteriore vantaggio nella lotta alla sfera di cristallo, dopo aver dato il primo vero strappo alla classifica generale con il dominio nel Triple di Seefeld. Il teutonico ha confermato la propria superiorità sull’anello austriaco (su cui ha confezionato ben dieci vittorie consecutive) e, in particolare, ha dato sfoggio di tutta la propria classe nell’ultima gara recuperando un minuto e mezzo a Akito Watabe. Il giapponese sarà il principale rivale di Frenzel per la vittoria ad Oslo, forte anche del successo ottenuto lo scorso anno sulle nevi scandinave e di come abbia dimostrato di essere stato l’unico a poter reggere (in parte) il ritmo del coetaneo. In classifica generale, tuttavia, il primo inseguitore di Frenzel è sempre il connazionale Fabian Riessle, protagonista fin qui di una stagione da sei podi in nove gare e di grande sostanza. Eppure, il tedesco paga al momento 97 punti di ritardo dal detentore del titolo.

Occhi puntati, naturalmente, anche sui padroni di casa. I norvegesi, tuttavia, non vincono la gara di Holmenkollen da ben otto anni, quando fu Petter L. Tande a trionfare; da allora, i vichinghi hanno ottenuto soltanto quattro podi. Decisamente troppo poco. A spezzare il digiuno ci proveranno soprattutto Magnus Krog e Jørgen Graabak, i più costanti fin qui tra i sudditi di re Harald V, che potranno schierare naturalmente anche Magnus Moan, Jarl Magnus Riiber e Haavard Klemetsen. Possono recitare un ruolo da outsider Johannes Rydzek e gli austriaci Bernhard Gruber Lukas Klapfer.

La punta di diamante, in casa Italia, sarà al solito Samuel Costa, protagonista di una stagione oltremodo brillante fino a questo momento. Il gardenese, 17esimo nella classifica generale di Coppa, è cresciuto in maniera esponenziale soprattutto nel fondo e si sta lentamente avvicinando all’élite mondiale, consacrandosi come il fondista azzurro più completo. Il resto della squadra viaggia invece fuori dalla zona punti: Lukas Runggaldier è l’atleta che la avvicina di più, mentre Armin Bauer non riesce ancora a cambiare marcia. Dell’Alessandro Pittin capace di salire sul podio ad Oslo un anno fa, invece, è rimasto ben poco. Anzi, quasi nulla.

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Foto: pagina Facebook FIS Nordic Combined

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