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Sci di fondo

Tour de Ski, terza tappa: Sundby senza problemi nell’inseguimento, 13° De Fabiani

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Martin Johnsrud Sundby non ha problemi nel tagliare per primo il traguardo nell’inseguimento di 10km a tecnica libera di Lenzerheide, terza tappa di un Tour de Ski 2016 saldamente nelle mani del norvegese. Il 31enne incrementa senza fatica il vantaggio sugli inseguitori al termine di una gara aggredita con la solita grinta e con la consueta sciata impeccabile tecnicamente. Per il resto, la gundersen non offre grandi spunti in ottica classifica generale, in quanto la situazione vede solo avanzare Krogh sul gradino più basso del podio virtuale.

I considerevoli distacchi in partenza tra il primo e il secondo e tra il terzo e il resto del parterre non lasciano grande spazio alle emozioni. Nelle retrovie si formano alcuni drappelli interessanti per i nomi al proprio interno, ma di fatto ininfluenti ai fini della corsa, anonima e senza sussulti per tutti i 10km. A 2km dalla fine Petter Northug stacca con un attacco deciso Didrk Tønseth – con cui era andato di comune accordo fino ad allora – e conclude al secondo posto a un minuto e venticinque secondi. Tønseth a sorpresa crolla completamente nel finale e viene raggiunto dagli inseguitori, con Finn Haagen Krogh che conclude a pari merito con Sergey Ustiugov in volata a 1’50” da Sundby. Quinto Sjur Røthe, sesto proprio Tønseth.

A due minuti e mezzo è il turno del gruppetto guidato da Alexey Poltoranin, settimo davanti a Dario Cologna, ad Alex Harvey e Evgeniy Belov. Francesco De Fabiani, nella tecnica a lui meno congeniale, viene risucchiato da Dyrhaug, Legkov e Holund ma si difende al meglio, concludendo in 13esima posizione a 3’27”.

Altra buona gara per Giandomenico Salvadori, 29esimo a 5’03”, mentre Roland Clara non recupera nessuna posizione e resta 43esimo (+7’06”). Più indietro Mattia Pellegrin (52esimo), Maicol Rastelli (55esimo), Federico Pellegrino (56esimo) e Dietmar Nöckler (61esimo).

La quarta tappa si svolgerà a Oberstdorf il 5 gennaio e vedrà in programma una sprint a tecnica classica.

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Foto: Twitter TV4 Sport

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    3 Gennaio 2016 at 12:49

    Parere molto personale: avrei preferito vedere una gara a cronometro a skating da 15 km, piuttosto che un inseguimento da 10 con la classifica di fatto già segnata dalle due tappe precedenti, una sprint e una mass start di addirittura 30 km. Come in altri anni il Tour de Ski continua a non convincermi del tutto sulle scelte fatte riguardo alle tappe.
    60km di mass start classiche e una sprint sempre in alternato , contro 29 km (compresa l’atipica scalata del Cermis che può mettere in difficoltà non solo gli alternisti ma anche gli stessi “pattinatori”, oltre ad essere a fine tour) più una sprint a tecnica libera, mi sembra un tantino sbilanciata la cosa. Per non parlare degli abbuoni in una gara come questa di oggi, a mio parere non hanno molto senso.
    In ogni caso se già prima Sundby era favorito, con questo format scelto non vedo come possa perdere, sarebbe davvero molto clamoroso.
    In casa Italia ,dopo l’inizio anno super con il tris di Pellegrino, le cose più interessanti sembrano essere le prove e la tenuta di De Fabiani tappa dopo tappa, che potrebbe riuscire a chiudere nei primi 15, e ha dalla sua due mass start in classico per fare ancora bene.
    Oltre ovviamente alla prova del nove per Pellegrino nella sprint in classico di martedì. Spero davvero cresca molto e con costanza anche in questo tipo di gara, come del resto ha già dimostrato negli anni passati. Per la Coppa di specialità sarebbe fondamentale, oltre al fatto che fra due anni la sprint classica sarà gara olimpica. Davvero bravo Salvadori, serve proprio un altro nome nuovo.

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