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Tour de Ski 2016, quinta tappa: De Fabiani all’attacco nella mass, Johaug a caccia del primato

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Inizialmente era previsto un ben più avvincente inseguimento in tecnica libera, ma la mancanza di neve e le alte temperature hanno costretto gli organizzatori a modificare il programma di Oberstdorf, per cui la quinta tappa del Tour de Ski 2016 (l’ultima in Germania) prevederà una mass start di 10/15km in tecnica classica. Non il massimo dello spettacolo, insomma.

Tra gli uomini gli scenari possibili paiono essere due. Il primo riguarda un eventuale dominio incontrastato di Martin Johnsrud Sundby, potenzialmente in grado di staccare la concorrenza dopo una manciata di chilometri e di involarsi da solo al traguardo, incrementando ulteriormente il suo già cospicuo vantaggio. Il norvegese, tuttavia, potrebbe anche pensare di risparmiare le energie in vista delle gare italiane e di lasciare spazio al resto del parterre, il che presupporrebbe la gara tipica delle partenze in linea: scaramucce per una decina di chilometri e volata di gruppo nel finale. Petter Northug sarebbe senz’altro uno dei più avvantaggiati da una condotta del genere e il 29enne, oltre che con Sundby, potrebbe giocarsi la vittoria con Sergey Ustiugov, Alexey Poltoranin, Didik Tønseth e Alex Harvey. Tra i nomi più quotati rientrano senz’altro anche quelli di Dario Cologna e di Francesco De Fabiani, favorito dal chilometraggio più ridotto rispetto a quello di Lenzerheide e in grado di togliersi grandi soddisfazioni in un format del genere. Tra i russi, oltre ad Ustiugov, potrebbero farsi notare anche Evgeniy Belov Alexander Bessmertnykh, mentre in casa Norvegia Emil Iversen può essere una carta importante dopo la vittoria nella sprint odierna.

La gara vinta dalla statunitense Caldwell ha invece messo in mostra la grande verve di Therese Johaug, per la prima volta in finale in una sprint. La 27enne norvegese, nei 10km che la attendono domani, è l’indiscussa favorita nonostante lo smacco subito da Ingvild Flugstad Oestberg nell’inseguimento di domenica a Lenzerheide e potrebbe anche fare gara a sé. Tutto dipenderà proprio dalla 24enne di Gjoevik e dalla sua capacità di resistere ai probabili affondi della connazionale, che dovrà recuperare trenta secondi all’inaspettata rivale. Chissà che non possa essere, però, anche la gara giusta per Heidi Weng, giunta a quota trentasei podi in Coppa del Mondo senza aver mai vinto nulla. Le uniche a poter insidiare il terzetto norvegese sembrano essere le finlandesi Anne Kylloenen e Kerttu Niskanen e la svedese Charlotte Kalla, ma le chance sono ridotte all’osso. Può ben figurare l’austriaca Teresa Stadlober (classe 1993), a suo agio in questo format di gara. L’Italia si aggrappa invece a Virginia De Martin Topranin, scivolata in 19esima posizione dopo la sprint ma in grado di risalire la china in classico.

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daniele.pansardi@oasport.it

Credit Fisi

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