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Sci di fondo

Tour de Ski 2016, parola al Cermis: passerella Sundby, duello Johaug-Oestberg. De Fabiani per la Top 10

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Ci siamo. Il momento del Cermis è arrivato. La montagna diventata ormai un simbolo dello sci di fondo moderno (non senza critiche, anzi) salirà in cattedra per decretare i verdetti del Tour de Ski 2016, nell’ottava ed ultima tappa dell’evento multistage per eccellenza del calendario di Coppa del Mondo. Le durissime rampe della Val di Fiemme saranno il teatro soprattutto dell’avvincente scontro tra Ingvild Flugstad Oestberg e Therese Johaug, su cui probabilmente nessuno avrebbe scommesso un euro alla vigilia della partenza da Lenzerheide.

Le previsioni non lasciavano scampo a nessuna presunta rivale di Johaug, eppure la 25enne di Gjoevik si è rivelata in tutto il suo talento ed in tutta la sua completezza, dimostrando come la vittoria nell’inseguimento in Svizzera non fosse solo un caso, bensì un segnale chiaro alla connazionale. Nelle ultime due tappe, tra l’altro, ci si attendeva una Johaug dominante, ma Duracell è stata ben lungi dall’essere quella ammirata nel mese di dicembre. Oestberg, dal canto suo, ha evidenziato una grande regolarità e ha incamerato secondi su secondi, fino ad accumularne 38″ in vista di domani. Pochi? Probabilmente sì, considerando il feeling tra Johaug e il monte dolomitico. La 27enne potrà sprigionare tutta la propria potenza sulle ostiche pendenze del Cermis, mentre la resistenza di Oestberg lungo i nove chilometri dell’ascesa non può che essere un’incognita. Non è da escludere, insomma, né un crollo di quest’ultima, né un arrivo sul filo di lana. In casa Italia, Virginia De Martin Topranin cercherà di esaltarsi e di confermare quantomeno la 14esima posizione, che rappresenterebbe il suo miglior piazzamento nel Tour de Ski.
Diversa la situazione in campo maschile, dove Martin Johnsrud Sundby ha di fatto già vinto e dominato in lungo e in largo. Il 31enne di Oslo partirà addirittura con quasi tre minuti sul secondo classificato e potrà gestire a proprio piacimento il cospicuo vantaggio. Il terzo successo di fila, insomma, è praticamente in tasca. Apertissima, invece, la lotta per il podio. Petter Northug conserva ancora la seconda posizione ma ha dimostrato di non essere in grandi condizioni di forma, oltre ad essere storicamente poco avvezzo alla scalata del Cermis. Non è assolutamente impensabile, quindi, vedere il fuoriclasse di Meraker fuori dai primi tre, anche perché nel giro di venticinque secondi partiranno lo stesso Northug, Alexey Poltoranin, Sergey Ustiugov, Finn Haagen Krogh e Didrik Tønseth (in ordine di classifica). Un gruppetto che presumibilmente si formerà nel giro di pochi chilometri e che dovrebbe giocarsi i posti sul podio di fianco a Sundby. Sembra tagliato fuori Sjur Røthe, settimo ma con un distacco forse incolmabile.

Francesco De Fabiani, dopo due mass start di altissimo livello, proverà a suggellare un gran Tour de Ski con un piazzamento nella Top 10. Sarà interessante capire come il valdostano, attualmente nono, riuscirà ad approcciare il Cermis. Quel che è certo è che l’azzurro si ritroverà in una morsa tutta norvegese con Niklas Dyrhaug, Emil Iversen e Hans Christer Holund e dovrà prima di tutto pensare a difendere il prestigioso nono posto costruito fin qui. Punta a restare nella zona punti un ottimo Giandomenico Salvadori e l’obiettivo, visto il 24esimo posto, è alla portata. C’è curiosità intorno alle condizioni di Roland Clara, fin qui sempre in fondo alla classifica ma vincitore di tappa lo scorso anno sul Cermis.

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Credit Pentaphoto

5 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    9 Gennaio 2016 at 21:04

    Contento per De Fabiani dopo il podio di mercoledì sempre brillante, che spero si confermi ( anche se sara molto dura sul Cermis, visti alcuni specialisti che lo seguiranno a poca distanza) nei primi 10 della classifica generale. La mass start classica di media distanza è forse il format di gara che preferisce, fondamentale gestirsi nelle prime parti di gara e andare poi in progressione. Sarà fondamentale migliorare la gestione sulle distanze più lunghe, con la 50 olimpica proprio in classico.
    Sundby sta più che bene, ha solo “resettato” dopo la 15 dell’altro giorno, ed è ripartito a macinare. Per il podio spero ottengano un gradino Poltoranin e Ustiugov, che mi son sempre piaciuti, anche se sarà difficile perchè il trio norvegese che sarà con loro ha forse anche più chance.
    Molto contento per la De Martin, alla miglior gara della carriera e per Salvadori, che si continua a confermare più volte il suo valore. In generale bella Italia maschile in classico, con altri azzurri in zona punti, se ce ne fosse un’altro a livello di De Fabiani ,nello skating però…Magari lo stesso De Fabiani migliorerà molto nella tecnica libera, confidando in ulteriori miglioramenti di Salvadori in classico, saremmo non dico a posto ,ma quasi.

    • Luca46

      9 Gennaio 2016 at 21:19

      Credo che De Fabiani stia crescendo anche nelle lunghe distanze, ovviamente ha ancora parecchio da lavorare. E’ vero che dietro ci sono degli specialisti però vista la condizione fisica che mi sembra ottimale spero possa restare nei 10. Fino a ieri pensavo che la giornata storta di Sundby fosse stata gestita in vista degli ultimi 3 giorni ma visto come ha esultato oggi penso che uno spauracchio sia venuto pure a lui e credo che sia stata una vera e propria crisi a questo punto, superata alla grande tra l’altro.

      • ale sandro

        9 Gennaio 2016 at 21:47

        Sundby stava proprio boccheggiando mercoledì, ma già ieri andava che è un piacere. Ci può stare una crisi è un essere umano anche lui. Ma non c’è dubbio che uno che si impone così come anche ha saputo fare oggi , stia più che bene.
        Penso anche io che De Fabiani migliori nelle lunghe distanze, anche perchè sin dalle prime gare imporatnti da senior, come quelle di Sochi, si è sempre tenuto nei 30 sia nella skiathlon che nella 50 a skating, quindi me lo aspetto in progresso. Deve migliorare la gestione della gara secondo me , perchè ha dimostrato più volte sia lo scorso anno che questo, di soffrire troppo in caso di prima parte di gara molto garibaldina. I risultati migliori nelle 15 li ha avuti sempre partendo cauto e andando in progressione, motivo in più per farlo quando le distanze aumenteranno. Comunque finita la stagione ,ancora non avrà compiuto 23 anni. Penso ci divertiremo tutti con lui.

        • Luca46

          10 Gennaio 2016 at 00:40

          Esattamente. Può essere che lo faccia per testarsi. Probabilmente non sa ancora qual’è il suo potenziale. Quando avrà raggiunto un livello ottimale probabilmente gestirà le gare in modo diverso. Sicuramente è uno a cui piace fare le gare di testa.

  2. Luca46

    9 Gennaio 2016 at 20:37

    De Fabiani in classico ormai si è consolidato su un livello altissimo. Stabilmente nei 15/10 e spesso in lotta per il podio. Fa venire l’acquolina in bocca per il futuro. Sono veramente sorpreso da Salvadori che sinceramente non mi aspettavo su questi valori. Se si dovesse confermare su questi livelli anche in futuro penso che potremmo costruire una staffetta che se la giochi con tutti Norvegia a parte. Mi ha sorpreso anche Ustiugov che penso stia facendo un tour de ski superlativo. Sicuramente Clara si è riposato in vista di domani ma la condizione non mi sembra per niente buona e sul Cernis non ci si può nascondere. Daniele pensi che Clara possa comunque combinare qualcosa di buono? Secondo te cosa dobbiamo aspettarci da De Fabiani e Salvadori?

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