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Tour de Ski 2016, l’Italia dopo Lenzerheide: De Fabiani solido, novità Salvadori

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Al primo giro di boa del Tour de Ski 2016, dopo le tre tappe di Lenzerheide, il rendimento della nazionale italiana nel Canton Grigioni può considerarsi sufficiente. Una vittoria, due Top 15 e due Top 20 rappresentano un bottino più che discreto considerando il materiale umano a disposizione sia tra gli uomini che tra le donne, sebbene tra i maschi ci si attendeva probabilmente una maggiore presenza all’interno della zona punti.

Alla vigilia, l’uomo di punta in ottica classifica generale era Francesco De Fabiani e il valdostano – da grande talento qual è – lo sta confermando. Il 22enne non ha fatto faville come nell’inseguimento di Oberstdorf di un anno fa (miglior tempo e settimo posto), ma ha tenuto duro in due format in cui potrà senz’altro migliorare con il tempo: i 30km (mass start), ancora troppi nonostante fossero a tecnica classica, e la tecnica libera, in cui ha comunque compiuto vistosi progressi negli ultimi mesi. Eccezion fatta per la prima parte della 30km, dove è sempre rimasto con i migliori, DeFa ha dovuto difendersi e non si è certamente tirato indietro, non mostrando mai segni di reale cedimento. La Top 10 è alla portata viste le due mass start (da 15km) in classico e l’unica incognita, di fatto, è la scalata al Cermis.

La sorpresa del fine settimana si chiama invece Giandomenico Salvadori, classe 1992 esordiente nello skiathlon di dicembre a Lillehammer. Il finanziere di Mezzano si era messo in luce soprattutto in Alpen Cup, dove ha raccolto fin qui due vittorie in altrettante 15km a tecnica libera con partenza ad intervalli, ma non lo si attendeva probabilmente nella zona punti dopo tre tappe. La 28esima posizione attuale lo rende il secondo miglior italiano dopo De Fabiani e, se dovesse continuare in questo percorso di crescita, anche un possibile jolly in una futura staffetta. Sono attesi a risultati decisamente migliori, invece, Roland Clara e Dietmar Nöckler, rispettivamente 43esimo il primo e addirittura 61esimo il secondo. Rollo punterà inevitabilmente tutto sul Cermis, mentre Didi cercherà riscatto nelle due mass start in classico. In mezzo navigano anche Maicol Rastelli e Mattia Pellegrin (stesso obiettivo di Nöckler) e la stella più luminosa nella storia dell’Italia in Coppa del Mondo, Federico Pellegrino. Il valdostano ha raggiunto Pietro Piller Cottrer a quota sei ma non vuole fermarsi e già domani, ad Oberstdorf, gli occhi saranno puntati essenzialmente su di lui nonostante la sprint sia in tecnica classica.

In campo femminile, lo staff tecnico può sorridere parzialmente grazie a Virginia De Martin Topranin, finora l’unica a cercare di sollevare almeno di qualche centimetro la nazionale dalle sabbie mobili. La padolese si è inserita al 16esimo nella mass start in classico e lo ha mantenuto nella 5km a tecnica libera, candidandosi per un posto nella Top 20 finale viste le due gare ancora da disputare nella tecnica a lei più congeniale. L’obiettivo, insomma, potrebbe essere migliorare il 17esimo posto finale del 2012: obiettivo difficile ma non impossibile. Può entrare in zona punti nelle prossime gare Ilaria Debertolis, fin qui un po’ sottotono in 34esima posizione. Lucia Scardoni potrebbe ottenere un buon piazzamento nella sprint di Oberstdorf, mentre Debora Agreiter può avvicinarsi alle prime 30 ma i venti chilometri in classico (più l’appena citata sprint) non la favoriscono di certo.

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daniele.pansardi@oasport.it

Foto: pagina Facebook FISI

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