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MotoGP: 2016, ultimo anno in MotoGP per Rossi prima della Superbike? Tutte le ipotesi

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Il 2016 è appena giunto e il prossimo Mondiale di MotoGP avrà una valenza particolare per i contratti dei top driver tutti in scadenza. Non fa eccezione, ovviamente, Valentino Rossi legato contrattualmente alla Yamaha per un’altra stagione e in attesa di decidere il proprio futuro. Il campo delle ipotesi è ampio e noi vi proponiamo quali potrebbero essere le possibili scelte di Valentino a partire dal 2017:

IPOTESI NUMERO 1: Yamaha-MotoGP

La permanenza nella Casa di Iwata, in top class, appare l’opzione meno probabile. I rapporti con Jorge Lorenzo, campione del mondo 2015 e compagno di squadra, dopo l’epilogo dell’ultimo Mondiale sono sensibilmente peggiorati ed un clima poco favorevole in squadra non aiuta al raggiungimento di un obiettivo a lunga scadenza. Le recenti esternazioni di Lorenzo riguardanti ancora l’episodio di Sepang tra il 46 e Marc Marquez: “20 minuti dopo la gara ho rivisto le immagini e l’azione mi è sembrata dura e chiara. Raramente avevo visto qualcosa di simile, per non dire mai. Perché lo ha fatto? Non lo so, ma le immagini parlano da sole. Un’azione del genere non si può giustificare…” (clicca qui per continuare a leggere) non lasciano spazio ad un riavvicinamento delle parti. Va da sé che il 2016 potrebbe essere l’ultimo atto del 9 volte campione del mondo nel Team che gli ha regalato 4 titoli iridati ma che, viste le prospettive di Jorge: “Il mio contratto con Yamaha è in scadenza, ma vorrei rinnovare almeno per altri due anni” –  difficilmente rivedrà la stessa coppia nel prossimo biennio.

IPOTESI NUMERO 2: Yamaha-Superbike

Il passaggio tra le derivate di serie, sempre con il marchio dei tre diapason, appare l’ipotesi più concreta. Il ritorno della Yamaha in Superbike, a distanza di 4 anni dall’ultima partecipazione, apre scenari che portano a credere che Valentino tenti l’avventura in questa categoria. Ciò perchè, già a partire da questa stagione, il campione di Tavullia sarà direttamente responsabile della promozione del progetto “YZF-R1“. In più il coinvolgimento di Rossi è anche dettato dalla presenza dello sponsor PATA, fautore del rientro della Casa nipponica tra le derivate di serie, dopo aver lasciato la Honda. Il legame tra il 46 e l’industria alimentare italiana si spiega per la presenza dell’azienda nella squadra, nel campionato CEV, del fratello Luca Marini in Moto2, e del giovane talento Niccolò Bulega in Moto3 nella stagione passata. Lo sponsor, pertanto, finanzierà le attività della VR46 Academy, sostenendo a 360° le attività imprenditoriali del ‘Dottore’. Da un accordo del genere si potrebbe desumere un’eventuale partecipazione del pluricampione del mondo di MotoGP al campionato SBK. Una scelta del genere potrebbe essere una grande attrazione per la categoria, come le wild card di Max Biaggi a Misano e Sepang nel 2015 hanno dimostrato. Del resto, poi, la sintonia tra Rossi e la R1 è di vecchia data, ricordando il periodo posteriore all’incidente del Mugello 2010 in cui Vale usufruì proprio del modello citato per ritrovare confidenza con la pista.

IPOTESI NUMERO 3: Suzuki-MotoGP

Più che ipotesi, l’eventuale passaggio in Suzuki sa di suggestione. In questi giorni, sul web, da fonti spagnole, è circolata la voce di un Valentino che ritroverà Davide Brivio, team manager del Team giapponese, dopo l’esperienza felice dei Mondiali 2004-2005-2008-2009 (Yamaha), insieme a Dani Pedrosa. Notizia che però si è rivelata pura fantasia vista la concomitanza con la Dia de los Inocentes, festività iberica in cui la diffusione di news ha in sé lo stesso significato del nostro 1 aprile. Uno scherzo che, al di là di tutto, sembra irrealizzabile anche per logiche economiche.

IPOTESI NUMERO 4: Ritiro/Rally

L’ultima ipotesi che ci sentiamo di considerare riguarda appunto il ritiro dall’agonismo puro su due ruote e il cimentarsi in altre discipline motoristiche come il Rally (magari con la prospettiva della Dakar), passione che il 46 non ha mai nascosto nelle sue partecipazioni alla Kermesse di Monza. Un’alternativa da non sottovalutare legata molto all’andamento del campionato 2016 ed alle motivazioni che potrebbero indurre il pilota di Tavullia a lasciare il paddock della classe regina.

Non resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo di un anno che potrebbe essere davvero l’ultimo, nel Motomondiale, per uno dei personaggi più amati dello sport italiano.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    2 Gennaio 2016 at 13:29

    Personalmente l’ipotesi della SBK ha come percentuale lo 0,00001 %, praticamente nulla, non ci andrà mai. O corre in Yamaha o non corre. Non può più andare ne in f1 ne sui rally, troppo tardi. Potrebbe partecipare a gare di gran turismo o rally marathon.
    Da non sottovalutare il fatto che pur non vincendo guadagna un bel mucchio di soldini, lui e tutti gli altri. Faranno di tutto perchè non si ritiri. Oltretutto lui ha dei team in Motogp, quindi ha degli interessi che potrebbero garantirgli un futuro. Sono curioso di vedere cosa succederà a livello politico l’anno prossimo visto che ha ritirato la sentenza al TAS. In qualche maniera qualche soldo gli sarà stato garantito o direttamente o indirettamente con i team. Secondo me a breve termine non può abbandonare la Motogp, anche se si ritirasse come pilota ne farebbe sempre parte.

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