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Bob e skeleton, la Coppa del Mondo riparte da Lake Placid: Bertazzo e Gaspari in cerca di conferme

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Dopo la Germania, gli Stati Uniti. Il 2016 della Coppa del Mondo di bob e skeleton si aprirà con una doppia trasferta americana per i missili del budello: prima Lake Placid, tra venerdì 8 e sabato 9 gennaio, e poi Park City (15-16). Quindi Canada (Whistler, 22-23) e infine nuovamente in Europa per terminare la stagione tra Saint Moritz (Svizzera, 5-7 febbraio) e Koenigssee (ancora Germania, 26-28). La quarta tappa si preannuncia ricca di spunti per entrambe le discipline, con i campioni al varco e gli italiani in crescita.

SKELETON MASCHILECon la vittoria di Koenigssee, teatro anche dell’ultima uscita prenatalizia, il lettone Martins Dukurs ha scritto la storia dello skeleton raggiungendo il trionfo numero 40 in Coppa del Mondo. Il 31enne baltico, vincitore delle ultime sei coppe di cristallo consecutive, ha decisamente messo nel mirino anche la settima e guida la classifica generale a punteggio pieno (675) con tre successi tra novembre e dicembre sul ghiaccio teutonico. Vero è che nel palmarès gli manca l’oro più ambito, quello olimpico (è stato ‘solo’ argento a Vancouver 2010 e a Sochi 2014), ma la sua continuità di risultati non ha eguali nel mondo delle slitte a testa in giù. A Lake Placid ha già vinto due volte in carriera (nel 2012-2013 e l’anno scorso) e proverà a inseguire il poker stagionale. A impedirglielo dovranno essere il campione a Cinque Cerchi, il russo Alexander Tretiakov, e il tedesco Axel Jungk, che occupano rispettivamente la seconda e la terza piazza in Coppa del Mondo. Tretiakov si aggiudicò la prova negli Usa del 2013-2014, proprio davanti a un Dukurs che però, ora come ora, sembra superiore a tutti i rivali.

SKELETON FEMMINILE – L’anno delle prime volte era iniziato ad Altenberg con il primo hurrà della carriera per la britannica Laura Deas ed è continuato a Winterberg con il successo di Tina Hermann. La tedesca, in casa, si è esaltata e ha raddoppiato a Koenigssee, balzando in vetta alla classifica complessiva con 660 punti. Il pubblico amico le ha fatto sicuramente bene, ma per confermarsi candidata numero uno al trionfo generale la 23enne dovrà fornire prestazioni di alto livello pure nei budelli americani. A sole 40 lunghezze di distacco, infatti, la connazionale Jacqueline Loelling – campionessa del mondo junior – ha fame di consacrarsi presto tra le grandi: in stagione è sempre salita sul podio, mancando però l’acuto più importante. Sarà la volta buona? Per canadesi, americane e soprattutto russe, invece, Lake Placid sarà l’occasione per il riscatto dopo un avvio sottotono.

BOB MASCHILE – La stagione, finora, ha visto un unico grande protagonista individuale, in grado di ispirare al meglio l’intera sua squadra. Stiamo parlando del 25enne tedesco Francesco Friedrich, che ha conquistato cinque delle sei gare a disposizione (è imbattuto nel bob a due, ha perso solo dal connazionale Nico Walther nell’ultima tappa del bob a quattro) e guida entrambe le classifiche generali (675 e 660 punti) lanciato verso un doppio e meritato trionfo. Con il fidato frenatore Thorsten Margis, l’iridato Friedrich si presenterà a Lake Placid forte anche della vittoria dello scorso anno e sarà senza dubbio l’uomo da battere. Possibile che, invece, possa incontrare qualche ostacolo in più nella seconda gara del programma, quella del bob a quattro, in cui a sfidarlo saranno proprio gli altri tedeschi Nico Walther e Maximilian Arndt (campione del mondo della specialità), lo svizzero Peter Rico e il lettone Oskars Melbardis. In calo rispetto al magico passato, gli equipaggi statunitensi reagiranno sentendo l’aria di casa?

BOB FEMMINILE – Se il bob maschile nel 2015-2016 si preannuncia un discorso tutto europeo, le donne vivono l’esatto contrario, con l’olimpionica canadese Kaillie Humphries (due vittorie e un terzo posto finora) in testa alla classifica di Coppa del Mondo con 650 punti, 25 in più dell’americana Jamie Greubel Poser, prima proprio a Winterberg lo scorso 5 dicembre davanti alla connazionale Eleana Taylor Mayers, campionessa del mondo in carica assente a Koenigssee per infortunio. Non risulta dunque difficile pronosticare un assolo nordamericano anche a Lake Placid – in attesa di Park City e Whistler – nonostante la belga Elfje Willemsen, in grande forma e dalle traiettorie pennellate, sembri la più indicata per evitarlo.

ITALIAMattia Gaspari, 21 anni, nato a Cortina, nell’ultima gara prima di Natale ha interrotto la maledizione dello skeleton azzurro, che non voleva più alcun atleta del Bel Paese nella top 10 di Coppa del Mondo a tre anni di distanza dall’ultima volta, firmata Maurizio Oioli. Grazie a una super rimonta nella seconda manche, il veneto si è classificato proprio decimo a Koenigssee, lontano sì dai migliori ma con al collo – virtualmente – la sua medaglia più grande in relazione, ovviamente, alle possibilità. Adesso, 14esimo nella classifica generale e quarto in quella degli junior, l’italiano più convincente della stagione può crescere ancora, con la speranza di trascinare dietro a sé anche Joe Cecchini, più in ombra con un 23esimo posto come miglior risultato dell’anno. Nel bob, invece, Simone Bertazzo sarà seguito dai frenatori Costantino Ughi, Simone Fontana, Federico Comel e Francesco Costa con maggiori ambizioni nella gara a quattro, in cui è nono in graduatoria grazie all’incoraggiante settimo posto nell’esordio di Altenberg.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fisi

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