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Volley, i Campioni d’Europa si qualificano alle Olimpiadi! Rivoluzionato il regolamento

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Le Olimpiadi 2016 si stanno avvicinando e il volley deve ancora conoscere la maggio parte delle squadre che voleranno a Rio per contendersi le medaglie più ambite (l’Italia maschile è già certa di esserci).

La scorsa settimana è stata presentata la #RoadToRio in Lussemburgo: a gennaio i vari tornei pre-olimpici continentali che promuoveranno i vincitori, poi a maggio gli ultimi due tornei su scala mondiale che assegneranno gli ultimi due posti a disposizione.

L’Europa è molto scontenta dello squilibrio creatosi perché è chiaro che diverse big del Vecchio Continente non potranno disputare le Olimpiadi (a Berlino sarà vera battaglia tra Francia, Germania, Russia, Bulgaria, Serbia e alcune guarderanno le spiagge di Copacabana solo in tv).

Per questo motivo Aleksandar Boricic, neo Presidente della CEV, ha pressato per cambiare il sistema di qualificazione a partire da Tokyo 2020 e ha così ufficialmente annunciato che i Campioni d’Europa 2019 si qualificheranno direttamente alle Olimpiadi!

L’attuale sistema di qualificazione rende particolarmente difficile strappare il biglietto per le Olimpiadi, soprattutto per le squadre europee. Il mio augurio è che possiamo collaborare con la FIVB per definire un sistema che permetta di qualificare la squadra ospitante, una squadra per Continente e poi gli altri sei posti alle squadre più competitive e forti”.

 

1 Commento

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  1. ale sandro

    19 Dicembre 2015 at 11:41

    Secondo me si potrebbe anche prendere in considerazione ciò che viene fatto in altri sport di squadra, di sicuro meno popolari, ma a mio parere gestiti intelligentemente come l’hockey prato.
    La world league in questo sport assegna il titolo a cadenza biennale negli anni dispari, ma soprattutto è la prima manifestazione qualificante per i grandi eventi degli anni pari, e cioè olimpiadi e mondiali. Da quel torneo dove partecipano proprio tutti, a cominciare dal primo anno con le qualificazioni, rimane una graduatoria che serve appunto per qualificare le squadre al mondiale o ai Giochi (quindi non soltanto i vincitori come accaduto nella pallanuoto ad esempio), con il solo scalare in caso di vittorie nei campionati continentali, qualificanti anche loro e sempre negli anni dispari.
    Se la pallavolo facesse questo in un colpo non servirebbero più i vari tornei di qualificazione mondiale e olimpica, e ci sarebbe più spazio per il recupero e per separare meglio la stagione dei club da quella delle nazionali, dal momento che si disputerebbero con quest’ultime due grandi eventi solamente all’anno.
    Si eviterebbero secondo me stagioni “ridicole” come questa, con almeno tre tornei per tante squadre,più nei mesi successivi altri tornei di selezione olimpica, con le stesse squadre coinvolte.
    Si valorizzerebbe la world league, e inoltre si ridurrebbe l’importanza di eventi “giapponesi” come world cup e grand champions cup, che a mio parere dovrebbero disputarsi solo negli anni pari e dopo il grande evento olimpico o mondiale, come se si trattassero di una sorta di supercoppa , una rivincita e nulla di più com’erano a loro tempo il top four o il super six.
    Una world league così impostata avrebbe ancora di più contenuto tecnico maggiore di una world cup dove solo pochissime squadre prendono parte, diverse tra queste come abbiamo visto quest’anno, non così competitive. Ovviamente il discorso è identico per il Grand Prix delle donne.
    Dubito però che alcuni sponsor siano molto interessati a perdere il loro feudo.

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