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Editoriali

Pagellone sport italiano 2015: nuoto e tennis colmi d’alloro; atletica e rugby, disastro colossale

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Gabriele Rossetti-tiro a volo-foto sua fb

Tiro a segno, 6.5. Giochi Europei di Baku hanno fatto vedere che nel Bel Paese i fuoriclasse non mancano. In tema di carte olimpiche ottenute, paragonandole a quelle del 2011, siamo esattamente allo stesso numero; in attesa che gli Europei ad aria compressa di inizio 2016 possano offrire ulteriori soddisfazioni. La leader indiscussa del movimento resta Petra Zublasing, esaltatasi ai Giochi Europei di Baku con una prestazione monstre nella carabina 3 posizioni: l’altoatesina sarà una delle migliori carte azzurre alle prossime Olimpiadi. Niccolò Campriani non è più il dominatore dello scorso quadriennio, complice un cambio di regolamento che non ha saputo metabolizzare appieno: resta un tiratore da medaglia in qualsiasi appuntamento, anche se non più con lo status di favorito come in passato. Nella carabina 50 metri si è messo in luce anche Marco De Nicolo, possibile outsider a cinque cerchi. Stagione negativa, invece, per la pistola: Giuseppe Giordano a parte, uno dei qualificati per Rio, il resto della squadra ha deluso, con i vari Tesconi, Amore e Badaracchi che non sono riusciti a confermare i risultati degli anni precedenti. Brucia moltissimo, poi, la mancata qualificazione olimpica di Riccardo Mazzetti nell’automatica.

Tiro a volo, 7,5. Le medaglie sono arrivate anche quest’anno. Le imprese europee di Luigi Lodde, Daniele Di Spigno e Giovanni Pellielo, a un passo dallo storico bis ai Mondiali di Lonato fanno già parte della storia di questo sport. Non bisogna dimenticare nemmeno i Giochi Europei di Baku e le tappe di Coppa del mondo, dove l’Italia ha dominato cogliendo addirittura una tripletta nello skeet femminile ad Al Ain. Che dire poi di Gabriele Rossetti? L’homo novus dello skeet maschile capace di prendersi in pochi mesi il bronzo mondiale a Lonato e la sfera di cristallo a Nicosia. Quel che stona è il mancato raggiungimento della seconda carta olimpica nel trap femminile dove sia Jessica Rossi che Deborah Gelisio hanno fallito un obiettivo ampiamente alla portata. Alla campionessa olimpica di Londra 2012 servirà un netto cambio di rotta nei prossimi mesi se vorrà superare nelle gerarchie Silvana Stanco, bravissima a conquistare immediatamente un biglietto per il Brasile e non convocata nei grandi appuntamenti del 2015 proprio per favorire le compagne di squadra.

Tiro con l’arco, 7.5. Dopo gli anni bui del post-Londra, il movimento quest’anno è tornato più in salute che mai. La medaglia di vicecampioni mondiali a squadre nel maschile, in quel di Copenaghen, è li a dimostrarlo; ma non solo. Gli ori di Baku, nel concorso femminile e nel mixed team, e la conquista della carta olimpica da parte di Guendalina Sartori rilanciano le ambizioni in vista del 2016 e di Rio. Se Nespoli e Frangilli (aspettando il ritorno di Galiazzo) sono delle garanzie, il nome nuove è rappresentato da David Pasqualucci, talento di grande avvenire. La selezione femminile nel 2016 dovrà andare a caccia di uno degli ultimi tre pass per la qualificazione olimpica a squadre.

Foto: Pagina FB Rossetti

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