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Nuoto: Sabbioni, Rivolta e Di Pietro. Un tris che potrebbe sorprendere a Rio 2016

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Simone Sabbioni - nuoto - foto fin

Crono accompagnati da un argento sulla distanza più breve, un bronzo su quella più lunga e un quinto posto nei 100 dove il livello era a dir poco stellare. Una crescita esponenziale per l’allievo di Luca Corsetti andando solo a valutare i tempi di iscrizione poco prima di Netanya:

Specialità Tempo pre-Europeo Tempo post-Europeo
50 metri dorso 23″58 23″09 record italiano
100 metri dorso 51″01 50″57 record italiano
200 metri dorso 1’53″62 1’50″75 record italiano

Un miglioramento incredibile per un atleta molto giovane, classe ’96, che ha ancora ampi margini negli aspetti più tecnici del dorso come virata, subacquea e partenza. Un predestinato Sabbioni, premiato poco più di un anno fa dai comitati olimpici europei riunitisi a Baku miglior atleta under 18, tenendo conto anche delle sue vittorie nelle Olimpiadi giovanili di Nanchino nelle quali arrivarono due medaglie d’oro. Un percorso che per certi versi può ricordare quello di Paltrinieri nel 2011, quando il carpigiano entrò in Nazionale, qualificandosi per i Mondiali di Shanghai e iniziando la sua fantastica carriera che ormai tutti quanti noi conosciamo. Ora la domanda è: che cosa potrà fare il giovane nuotatore dell’Esercito ai Giochi Olimpici? Difficile rispondere a tale quesito. Di sicuro, i riscontri della vasca corta fanno capire che un’evoluzione nel ragazzo c’è, verso standard ancora più qualitativi di quelli raggiunti in primavera e quest’estate.ai Mondiali di Kazan 2015. Il romagnolo, infatti, si era conquistato la partecipazione ai campionati iridati grazie al nuovo record italiano sui 100m dorso, nuotati in 53″49, e le semifinali dei 100 metri e 50 metri in Russia, con tempi vicini ai suoi personali. Qualità che vanno in controtendenza rispetto alle abitudine italiche sull’incapacità confermare nell’appuntamento clou della stagione i propri limiti. Simone, infatti, sembra essere fatto un’altra pasta, approcciando ai grandi eventi internazionali con la giusta carica emotiva senza lasciarsi schiacciare dall’importanza della gara. Vero è che attualmente il livello nella specialità del dorso è altissimo: Mitchell Larkin e il suo record del mondo nei 200m in vasca corta in 1’45″63 e 49″04 sui 100m, gli americani Matt Grevers e Ryan Murphy e i francesi Camille Lacourt e Jeremy Stravius. Tutti grandi campioni che non renderanno di certo agevole la vita a Sabbioni ma forse, continuando su questa strada, nessun traguardo può essere impossibile ed in Brasile potremmo avere una lieta novella che, allo stato attuale delle cose, prefigurerebbe una finale olimpica come massimo risultato.

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