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Nuoto: Paltrinieri e Pellegrini le stelle, Detti e Sabbioni nuovi campioni. Le staffette per sognare

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Gabriele Detti - nuoto - foto La Presse ph Gian Mattia D'Alberto ricevuta da ufficio stampa Arena Italia

Mondiali che hanno offerto grandi soddisfazioni, dunque, e lanciato nomi nuovi come Simone Sabbioni e Arianna Castiglioni, entrambi ai loro massimi livelli in questa competizione e capaci di conquistare, nel caso della ranista lombarda, una finale nei 100m rana, cosa non certo da poco. Un atteggiamento positivo che, in un certo qual modo, ha fatto da contraltare alle tante controprestazioni degli atleti di livello medio. Probabilmente l’aver preso parte a tante gare prima dei campionati iridati, finalizzando la preparazione, ha comportato un logorio che non ha consentito ad alcuni nuotatori di mettere in acqua tutte quelle energie necessarie per competere in un contesto altamente qualificato. Ebbene, se vogliamo la lezione di Kazan ha avuto dei benefici importanti nell’altro evento importante della stagione è cioè Netanya 2015 in vasca corta.

NETANYA 2015 – Nei campionati continentali in Israele, l’Italia ha risposto presente mettendo in mostra un parco nuotatori invidiabile che ha però conservato le stelle lucenti di Paltrinieri e Pellegrini, anche in questo evento primi attori. Le medaglie sono state 17 ( 7 ori 5 argenti 5 bronzi), i primati italiani altrettanti, quelli personali 61 ed è arrivato, come ciliegina sulla torta, uno storico limite mondiale sui 1500m, firmato da Greg, che ha messo in soffitta il primato di Grant Hackett del 2001 in 14’10″10, che aveva resistito anche all’era della gomma , timbrando un 14’08″06 che solo a pronunciarlo mette i brividi.  Per quanto concerne l’oro della Pellegrini, assume un contorno atteso anche per l’assenza di Katinka Hosszu che ai Mondiali di Dubai le arrivò davanti, tuttavia il riscontro di 1’51″89 è la riprova che il lavoro sulla velocità sta sortendo i risultati sperati. Tuttavia, parlavamo di movimento coeso, ebbene l’Italia si è dimostrata una squadra come dicevamo, ponendo alla ribalta altri nuotatori importanti, facendo due nomi su tutti: Gabriele Detti, Simone Sabbioni e Matteo Rivolta.

Il livornese, compagno di allenamento di Paltrinieri, è stato autore di prestazioni incredibili, visto il periodo senza gare per problematiche fisiche che gli hanno fatto perdere il pass per i Mondiali di Kazan. Il 14:18.00 nuotato dal 21enne toscano, valso l’argento alle spalle di Gregorio,  è attualmente il quarto miglior tempo nella graduatoria all time. Un miglioramento incredibile di oltre 10 secondi dal suo personale sulla distanza (14:29.94 nuotato ai Mondiali di corta a Doha con quinto posto finale) che, cronometro alla mano, sarebbe stato sufficiente per giungere 2° ai campionati del mondo 2014, visto il tempo di Osama Mellouli di 14:18.79. Un riscatto importante per Gabriele, come detto,  dopo le tante noie fisiche della primavera 2015. Un motivo in più che ci porta  ci piace definire Detti e Paltrinieri  “i nuovi gemelli diversi del nuoto azzurro” per il loro rapporto di amicizia, l’avere lo stesso allenatore/mentore Morini e costruirsi insieme un obiettivo olimpico che per entrambi potrebbe valere traguardi estremamente prestigiosi. Se per Greg quest’ambizione ormai è realtà, visti i risultati ottenuti nelle recenti competizioni internazionali (campione del mondo ed europeo in carica in vasca lunga, recordman sui 1500m sl in corta), per Gabriele il salto di qualità sono stati proprio i campionati continentali in Israele. Citato il secondo posto e il crono dei 1500m anche il 3.37.22 sui 400m, bronzo europeo sulla distanza, ha battuto un altro record storico che apparteneva ad Emiliano Brembilla (3:37.57 del 2009 “gommato”) confermando lo step in avanti compiuto dal nuotatore azzurro. Riscontri positivi che poi si sono riflessi anche nei campionati assoluti invernali di Riccione dove su 200, 400, 800 e 1500 metri sono arrivati 4 vittorie con primati personali nelle distanze più breve (200/400 rispettivamente in 1’48″76 e 3’46″46).

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