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Judo, Grand Slam Tokyo 2015: poker giapponese nell’ultima giornata

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La terza ed ultima giornata del Grand Slam di Tokyo ha concluso il programma del prestigioso torneo una volta noto come Coppa Kano, ma ha anche segnato la fine della stagione per quanto riguarda il calendario internazionale della IJF. Le ultime medaglie assegnate hanno visto protagoniste le cinque categorie di peso più elevate: 90 kg, 100 kg e +100 kg per gli uomini, 78 kg e +78 kg per le donne. I padroni di casa del Giappone hanno dominato anche le prove conclusive, aggiungendo quattro medaglie d’oro al loro bottino che ne contava già sette.

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Campione del mondo in carica e vincitore del recente Grand Prix di Jeju di fronte al proprio pubblico, il sudcoreano Gwak Dong-Han partiva con i favori del pronostico anche a Tokyo. Il ventitreenne si è però dovuto accontentare della medaglia di bronzo, battuto in semifinale per un ippon al golden score dal padrone di casa Mashu Baker. Gwak ha condiviso il terzo gradino del podio con l’altro nipponico Daiki Nishiyama, mentre nella finale per la medaglia d’oro Baker ha approfittato dei due shido inflitti al cubano Asley González, campione iridato nel 2013, per conquistare il suo terzo titolo stagionale in un Grand Slam, dopo quelli di Baku e Tjumen’. L’azzurro Walter Facente si è arreso al primo turno contro il serbo Dmitri Gerasimenko, subendo un ippon nel minuto finale dell’incontro.

Nella categoria 78 kg, ha avuto luogo un’attesa semifinale tra la campionessa olimpica Kayla Harrison e la campionessa mondiale Mami Umeki. Una penalità ha fatto pendere il verdetto in favore della statunitense che, nonostante l’infortunio riportato la settimana scorsa al Grand Prix di Jeju, avrebbe poi conquistato la medaglia d’oro con uno yuko sull’ottima olandese Guusje Steenhuis. Umeki, invece, ha chiuso il torneo al quinto posto, battuta nel match per il bronzo dalla slovena Anamari Velenšek, medagliata di bronzo assieme alla britannica Gemma Gibbons, che ha a sua volta battuto una delle padrone di casa, Ruika Sato.

Il Giappone ha conquistato la sua seconda medaglia d’oro di giornata con il campione del mondo della categoria 100 kg, Ryunosuke Haga. Il ventiquattrenne ha così vinto il suo primo Grand Slam in carriera dopo aver ingaggiato una dura battaglia con il sudcoreano Cho Gu-Ham, conclusasi per tre shido a due. Numero uno del tabellone, l’azero Elmar Gasimov ha conquistato la medaglia di bronzo al pari del francese Cyrille Maret. Ultimo italiano impegnato nel torneo giapponese, Domenico Di Guida ha beneficiato di un pass al primo turno, ma ha poi perso per yuko contro il croato Zlatko Kumrić.

Vincitrice lo scorso anno a Tokyo, Nami Inamori ha aspettato proprio il torneo di casa per conquistare la sua prima medaglia d’oro del 2015 nella categoria +78 kg. La ventiduenne, che in carriera vanta anche un titolo di campionessa asiatica, è riuscita ad imporsi per ippon allo scadere contro la campionessa olimpica di Londra 2012, la cubana Idalys Ortiz. L’ucraina Iryna Kindzerska ha disputato uno dei migliori tornei della sua carriera, conquistando il terzo gradino del podio assieme alla due volte campionessa europea, la francese Émilie Andéol, che ha approfittato del forfait della connazionale Marine Erb nel match per il terzo posto.

Il programma si è concluso come al solito con la competizione della massima categoria maschile, la +100 kg. In assenza di Teddy Riner, che ha chiuso il suo 2015 con le vittorie dei Grand Prix di Qingdao e Jeju, i giapponesi hanno potuto conquistare entrambi i posti in finale, assicurandosi un nuovo successo grazie ad uno shido al golden score. La vittoria, però, non è andata al due volte vicecampione mondiale Ryu Shichinohe, ma al ventiduenne Hisayoshi Harasawa, che aggiunge un nuovo successo al proprio palmarès dopo quelli di Tjumen’ e Parigi. Harasawa, tra l’altro, aveva battuto Shichinohe anche ai Campionati Giapponesi Open. L’ucraino Stanislav Bondarenko e l’altro nipponico Daiki Kamikawa, l’ultimo uomo a battere Riner nel 2010, hanno completato il podio.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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