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Nuoto: la trasformazione dell’Italia e i giovani che faticano a imporsi

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Ieri la Federazione Italiana Nuoto ha diramato l’elenco dei convocati per gli Europei in vasca corta in programma a Netanya (Israele) dal 2 al 6 dicembre. Durante il Gran Premio Italia di Massarosa, il direttore tecnico Cesare Butini ha dichiarato che il focus della Nazionale è (ovviamente) rivolto verso Rio 2016 e che la rassegna continentale sarà vissuta come una tappa intermedia, da onorare ma anche priva di eccessive pressioni, con tanti giovani in cerca di esperienza internazionale.

Sono 36 gli azzurri che voleranno in Israele tra meno poco più di due settimane. Federica Pellegrini, Gregorio Paltrinieri, Marco Orsi e Filippo Magnini guideranno una spedizione trasformata rispetto al recente passato. Il dato che subito balza agli occhi è il continuo ricambio tra i più freschi d’età, che sembrano faticare a imporsi – certo, ci sono le belle eccezioni di Paltrinieri e Simone Sabbioni – e rischiano di uscire presto dal giro dei grandi eventi.

E’ il caso di Nicolangelo Di Fabio, medagliato mondiale nel 2014 a Doha con la 4×200 stile libero e adesso neanche qualificato per gli Europei israeliani. O quello di Andrea Mitchell D’Arrigo, stesso pedigree e destino ancor peggiore se si pensa all’italo-americano come uno dei maggiori talenti del nuoto azzurro. Ma anche Arianna Castiglioni, per la quale è ora palese l’avversione alla vasca corta (ma in lunga continua a offrire garanzie e alle Olimpiadi sarà protagonista) e Ambra Esposito, dorsista sparita dai radar del Bel Paese dopo aver esordito proprio in Qatar.

Rispetto alla lista dei convocati per l’evento in corta di dodici mesi fa sono 20 le conferme: chi ha lavorato meglio, alla lunga, emerge. Gli Europei potrebbero essere un’ottima vetrina di riscatto per Fabio Scozzoli e Gabriele Detti, entrambi assenti a Kazan per postumi di infortuni. In Israele arriveranno anche gli ispirati Matteo Rivolta, Erika Ferraioli, Diletta Carli e Ilaria Bianchi, tra i più pimpanti nei meeting autunnali a livello cronometrico.

Tra i nuovi innesti piace il rientro di Ilaria Scarcella nella rana: il dualismo con Arianna Castiglioni farà bene a entrambe. I risultati già si vedono nel delfino tra Alessia Polieri e Stefania Pirozzi, e il recupero di quest’ultima è fondamentale anche per la staffetta 4×200 sl che sogna il podio olimpico e in cui la concorrenza dietro Federica Pellegrini è altissima.

Infine, dopo i successi estivi la classe 1999 Ilaria Cusinato proverà a farsi largo nei misti, disciplina in cui l’Italia ha faticato in passato. Il 1998 Federico Mora, invece, potrà imparare i segreti del dorso da Simone Sabbioni, solo due anni più grande di lui ma già tra le punte di una Nazionale con le porte sempre aperte. Il difficile è rimanerci, pare.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Andrea Mitchell D’Arrigo (della 4×200 sl maschile argento a Doha 2014 è rimasto solo Filippo Magnini, il veterano)

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