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Ciclismo: Il Lombardia di Nibali per tornare a sognare nelle Monumento

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Dopo un digiuno che durava dal 2008 Vincenzo Nibali sembra aver spezzato la maledizione che non voleva gli italiani vincenti nelle Classiche Monumento. Qualche piazzamento importante, sì, ma mai sul gradino più alto del podio negli ultimi 7 anni tra Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi e, appunto, Lombardia.

La vittoria di Nibali a Il Lombardia è arrivata dopo un lungo inseguimento da parte del siciliano che più volte aveva provato a mettere nel palmares la Grande Classica che manca a tanti suoi avversari nelle corse a tappe di tre settimane. Impossibile dimenticare la Liegi-Bastogne-Liegi sfumata nel 2012 solo all’interno dell’ultimo chilometro dopo uno splendido attacco dell’azzurro a 20 dal traguardo. Una cavalcata risoltasi con Iglinsky in festa ad Ans davanti a Nibali ed Enrico Gasparotto.

Le Classiche impegnative, anche ora, sembrano quelle più adatte agli azzurri. La coppia composta da Nibali e Fabio Aru in maglia Astana fa paura a tanti e tra Liegi e Lombardia possono dire la loro in scioltezza per la vittoria. Difficile intravedere altri potenziali vincitori in un testa a testa con gli altri big, ma vanno monitorati atleti come Fabio Felline (che quando in forma regge bene in salita come ha dimostrato al Giro d’Italia) e Davide Formolo, che fino ad ora ha solo preso confidenza con questo genere di corse ma potrebbe migliorare. Domenico Pozzovivo nelle ultime due edizioni della Liegi si è sempre fatto trovare tra i migliori e verosimilmente anche l’anno prossimo correrà in Belgio in quella che attualmente sembra la corsa più adatta a lui dell’intero calendario.

Con un Elia Viviani in grande spolvero e tanti giovani interessanti, l’Italia potrebbe dire la sua anche in una corsa come la Milano-Sanremo. Il passo in avanti fatto dal veronese negli ultimi 12 mesi sembra evidente, ma per puntare con determinazione alla Classica che termina sulla riviera ligure probabilmente dovrà aspettare il 2017: troppo importanti le Olimpiadi per concentrarsi su altro nei prossimi mesi. Niccolò Bonifazio, che a Sanremo è di casa, ha fatto subito vedere ottime cose e nonostante sia giovane è tra gli uomini che destano maggiore interesse in ottica futura. Oltre a lui, sempre valide le ipotesi Sonny Colbrelli e Giacomo Nizzolo, anche se molto dipenderà dallo stato di forma del momento per capire quanto realmente possano ambire a piazzamenti importanti. E la lista, in questo caso, non finirebbe qui ma solo con le prime gare stagionali possiamo capire chi ha iniziato il 2016 con una condizione sufficiente a lottare per i 300 chilometri della Classicissima.

Il tallone d’Achille della compagine italiana, in questo momento, sembrano essere le classiche del pavé. Con Ballan fermo ai box da ormai più di un paio d’anni, Filippo Pozzato che va a corrente alternata ma senza riuscire a dare la zampata giusta, Daniel Oss e Matteo Trentin costretti spesso a lavorare per i compagni sembra difficile trovare un nome veramente in grado di giocarsi le prime posizioni. Marco Marcato ha dimostrato di poter entrare tra i migliori 20, ma fino ad ora non è mai arrivato a giocarsi una monumento fino in fondo e gli anni passano. Da queste parti l’Italia si trova in difficoltà nonostante soli 3 anni fa Pozzato e Ballan risultarono i migliori in gara battuti solo da Tom Boonen allo sprint dopo averlo messo in seria difficoltà sull’Oude Kwaremont e sul Paterberg. Urge un cambiamento importante che però non sembra essere prossimo.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Ufficio Stampa RCS – Il Lombardia

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