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MotoGP

Moto2-Moto3, GP Giappone 2015: Zarco e Kent iride ad un passo. Rabat con frattura e Bastianini per il riscatto

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Il quartultimo appuntamento del Motomondiale, sul tracciato di Motegi, primo del trittico infernale (Giappone, Australia, Malesia), potrebbe essere quello decisivo in chiave mondiale per Johann Zarco e Danny Kent. I due leader nelle graduatorie di Moto2 e Moto3 godono, infatti, di un cospicuo vantaggio sugli immediati inseguitori e potrebbero realizzare nella terra del Sol levante il proprio sogno iridato.

Il francese della Kalex è reduce da un GP di Aragon un po’ anonimo in cui non è mai riuscito a trovare la quadra e l’assetto giusto sulla moto. Un sesto posto a 17″ da Tito Rabat è un risultato decisamente anomalo per Zarco, autore di 6 vittorie e 12 podi nel 2015. I 78 punti di vantaggio sullo spagnolo, pertanto, potrebbero essere una garanzia per chiudere la partita già a Motegi anche profittando delle non perfette condizioni fisiche del citato Rabat. Il driver iberico si è procurato, nell’avvicinamento al round nipponico, una frattura al radio del braccio sinistro che comunque, da quanto riportato dalle cronache, non gli impedirà di scendere in pista per provare a “rovinare” nuovamente la festa del transalpino. Tito, dopo aver ascoltato il parere del dottor Angel Charte a Barcellona, si è sottoposto a un intervento chirurgico che ha previsto l’inserimento di una placca in metallo per stabilizzare la frattura. “La moto si è chiusa nella chicane e sono caduto.  Non sono ancora sicuro che cosa ha causato l’incidente, non ho avuto la possibilità di controllare la moto” – ha spiegato il pilota della Estrella Galicia Marc VDS tornando sulla dinamica che ha portato all’infortunio. Una condizione che, comunque, avvantaggerà Johann che per aggiudicarsi il successo finale dovrà arrivare davanti allo spagnolo oppure immediatamente dietro, escludendo le prime due posizioni.

Per quanto riguarda la Moto3, come dicevamo, la situazione in classifica generale è anche qui delineata con Danny Kent a capeggiare con 55 lunghezze di vantaggio su Enea Bastianini. L’ultimo round è stato un po’ quello delle occasioni perse per entrambi i piloti menzionati, autori di due errori nell’ultimo giro senza i quali avrebbero potuto aprire, nel caso di Enea, e chiudere definitivamente il Mondiale. Ora a Motegi ci si aspetta un’altra gara molto combattuta, con il solito gruppo di 6 o 7 piloti in grado di giocarsi i 25 punti. Di sicuro, Kent ha l’occasione per mettere ancor di più il marchio sull’annata e ipotecare definitivamente l’iride, tuttavia la pattuglia italiana capeggiata da Bastianini non starà certo a guardare: “Il Gran Premio che dà il via a questa lunga trasferta è uno dei miei preferiti – ha raccontato il driver del Gresini Racing Team  – il circuito di Motegi presenta infatti molte staccate violente, punti in cui mi sento particolarmente efficace, e a parte tutto è una pista che a me piace molto perché non facile da interpretare. L’anno scorso iniziammo il weekend con il piede giusto nelle prove libere, poi ci perdemmo un po’ in qualifica e in gara fu un po’ complicato recuperare posizioni, per cui questa volta speriamo di poter riuscire a partire da una posizione più avanzata sullo schieramento. Siamo reduci da una gara nella quale avremmo potuto guadagnare tanti altri punti importanti per la lotta al titolo, ma che in realtà ha lasciato tutto invariato, con una gara in meno da disputare. I giochi sono comunque ancora aperti e tutto può succedere, per cui noi continueremo a provarci”. Ebbene, non resta che mettersi comodi e godersi lo spettacolo perchè Motegi è spesso stata teatro di grandi vittorie ma anche di sorprese.

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