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Boxe, Mondiali 2015: Picardi si arrende a Muhammad Ali agli ottavi. Verdetto senza senso dei giudici

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Dopo Domenico Valentino, anche Vincenzo Picardi saluta i Mondiali di boxe. A Doha il peso mosca campano si è arreso ai punti per split decision al britannico Muhammad Ali, che dunque si è preso la rivincita del match perso ai Giochi Europei di Baku. Il verdetto dei giudici, tuttavia, lascia decisamente perplessi.

Nel primo round Picardi parte bene con un gancio sinistro, poi subisce il maggior allungo di Ali, che va a segno con un ficcante jab sinistro. L’azzurro riesce a prendere la misura e scaglia un jab destro che perfora la guardia del rivale, cui replica un gancio ed un uppercut sinistro al corpo. Nel finale il 31enne di Casoria colpisce l’avversario con due precisi ganci destri, aggiudicandosi meritatamente la ripresa (anche se per soli due giudici su tre).

Il britannico parte a spron battuto nel secondo parziale e fa male con il jab sinistro. Picardi reagisce e si fa falere nel corpo a corpo, ma subisce ancora due ganci destri da parte di Ali, che conquista la frazione (anche in questo caso per due giudici su tre).

Tutto si decide, dunque, nel terzo e decisivo round, con il match in perfetta parità. Picardi va a segno in rapida successione con un sinistro al corpo, una combinazione destro-sinistro ed un gancio sinistro. Tutti colpi nitidi, puliti. Il britannico reagisce con foga e mette l’azzurro alle corde, ma viene respinto con un notevole gancio sinistro. C’è tanta stanchezza sul ring. Ali continua ad avanzare, produce molti colpi, ma quasi tutti vanno a vuoto o si infrangono sui guantoni dell’azzurro. Picardi, infine, sfodera due ganci sinistri perfetti proprio nei 10 secondi finali. Non sembrano esserci dubbi sull’esito della ripresa a favore dell’azzurro. Incredibilmente, invece, i giudici la pensano diversamente ed assegnano la vittoria al britannico. Il tabellino: 29-28, 27-30, 28-29.

Inequivocabile il commento a caldo del ct Raffaele Bergamasco per OA: “In questo sport siamo veramente alla frutta per le giurie. Facciamo tanti sacrifici che non vengono ripagati“.

Per l’Italia, dunque, resta in corsa il solo superleggero Vincenzo Mangiacapre, che domani affronterà alle 14.00 l’uzbeko Fazliddin Gaibnazarov.

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