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Superbike, Round Spagna 2015: si riparte da Jerez, Jonathan Rea a un passo dal suo primo titolo iridato

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Appena sei punti dividono Jonathan Rea dal 28imo Mondiale Superbike della storia di questa affascinante competizione motoristica; un agognato titolo piloti che il britannico rincorre dal 2009, anno del suo debutto “vero” nella competizione. Dopo una cavalcata inarrestabile in sella alla ZX-10R del Kawasaki Racing Team, Rea ha ora bisogno solo di un piazzamento nella top ten a Jerez de la Frontera, teatro del Pirelli Spanish Round, per porre il sigillo sul successo finale. I risultati ottenuti dal numero 65 quest’anno sono semplicemente formidabili: venti gare, altrettanti podi (record assoluto) con dodici vittorie. A tre round dalla fine, due i record assoluti ancora migliorabili: i 25 piazzamenti a podio consecutivi del grande Colin Edwards nel 2002 e le 17 vittorie in una singola stagione di Doug Polen, score monstre risalente al lontano 1991.
Se Rea dovesse chiudere i conti già a Jerez (possibilità più che plausibile, visto il rendimento di questa stagione) diventerebbe il diciassettesimo pilota della storia WorldSBK ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro ed il quinto diverso nelle ultime cinque edizioni (tra questi, anche il nostro Max Biaggi, nel 2012). Prima di lui, Fogarty, Hodgson, Toseland e Sykes sono stati i britannici ad essersi laureati campioni del mondo; tutti figli d’Inghilterra questi, mentre Rea potrebbe essere il primo nordirlandese a riuscirci.

Ma c’è anche un antagonista, come in ogni fiaba che si rispetti, quindi è doveroso spendere due parole su chi ha cercato in ogni modo di ostacolare l’apoteosi dell’eroe di Larne. Parliamo del gallese Chaz Davies, quattro volte vincitore di gara quest’anno, l’unico pilota che può ancora negare il titolo a Rea, aritmetica alla mano. Nonostante gli otto podi nelle ultime dieci gare, sul groppone dell’alfiere dell’Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team pesano i pessimi risultati della Thailandia in marzo e il doppio ritiro di Imola. L’abissale ritardo di 144 punti dal leader (con 150 ancora da assegnare) si traduce in una missione praticamente impossibile per Davies, il quale, vista l’assenza di Davide Giugliano a causa del grave infortunio patito a Laguna Seca che ha posto fine alla stagione del romano, verrà affiancato dal talentuoso pugliese Michele Pirro, cimentatosi nei gran premi d’Italia e di San Marino della MotoGP come wildcard in sella alla Ducati Desmosedici.

Per la fortuna di tutti gli amanti della SBK, c’è una battaglia ancora tutta da decifrare, quella per il secondo posto. Chaz Davies è insidiato dall’inglese Tom Sykes (Kawasaki Racing Team), che nelle ultime tre edizioni ha sempre chiuso nelle prime due posizioni della classifica iridata (inclusa quella del titolo, conseguito proprio a Jerez nel 2013), e punta ad estendere questa statistica anche al 2015. Il centauro di Huddersfield accusa attualmente tredici punti di distacco da Davies, mentre il terzo incomodo Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils), anch’egli suddito della Regina Elisabetta II, è attardato di 36 lunghezze da Sykes in quarta posizione.

Il tracciato di Jerez, con i suoi 4423 m di lunghezza, è uno dei più guidati in calendario e da sempre è in grado di livellare le performance delle moto presenti in pista. Tre i piloti di casa al via nell’edizione 2015 del Pirelli Spanish Round: Jordi Torres (quinto nella generale), David Salom e Roman Ramos.

Il Team Kawasaki è anche in odore di titolo costruttori, che nella migliore delle ipotesi potrebbe ottenere fin da gara 1, vincendo la corsa con la prima Ducati al traguardo dopo la quarta posizione. Per la casa nipponica si tratterebbe del primo, storico successo in questa classifica, nonostante i due titoli piloti conquistati in passato (nel 1993 con Scott Russell e vent’anni dopo con Sykes). Kawasaki porrebbe fine all’incontrastato dominio italiano Ducati-Aprila iniziato nel 2008. L’ennesima conferma che Italia e Giappone hanno pochi rivali nella creazione di moto da corsa competitive.

Sventola orgogliosa la Union Jack sul Mondiale Superbike 2015 e Jonathan Rea ha una voglia matta di mettersene una al collo per il solitario, trionfale giro di pista definitivo. Già a Jerez de la Frontera.

 

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Immagine: pagina FB Jonathan Rea

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