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Calcio, Champions League: l’inceppata Juventus contro la corazzata Manchester City

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Ammettiamolo chiaro e tondo: avversario peggiore, in questo momento, non ci potrebbe essere. La Juventus dell’Allegri bis, campione d’Italia e vice campione d’Europa in carica, sembra essersi inceppata all’inizio della nuova stagione. Vero che ha perso tre colonne portanti di formazione e spogliatoio – Tevez, Pirlo e Vidal – ma un misero punto in tre partite di campionato è davvero poco per i bianconeri. Che, tutto d’un tratto, si sono riscoperti fragili.

A partire dai soliti dubbi tattici, c’è una difesa che non sembra più convincere come fino allo scorso giugno. Soprattutto Bonucci pare il cugino dello stopper roccioso, attento e pure abile in fase offensiva che stupì tutti nella passata stagione. Se davanti c’è qualità e l’innesto di Cuadrado a partita in corso può spaccare le retroguardie avversarie, il vero problema è a centrocampo. Pogba come sempre gioca a intermittenza, alterna grandi numeri a spaventosi black-out che un numero 10 non si può permettere, Marchisio si è di nuovo infortunato e il resto è poca roba, soprattutto a livello di qualità. Una grossa lacuna per la squadra che fino a pochi mesi fa poteva godere di una delle migliori mediane d’Europa.

L’Europa, appunto. Il primo test internazionale della nuova avventura in Champions League si chiama Manchester City. In trasferta. E i fantasmi di un pesante ko già aleggiano in quel di Vinovo. Perché i Citizens sono già primi a punteggio pieno in Premier League e, complice il netto 3-0 sul Chelsea di José Mourinho in piena crisi, possono già ambire realisticamente al successo in campionato. Potendo dunque pensare al cammino europeo, spesso sottotono in questi anni. Il girone è di ferro: ci sono anche Siviglia e Borussia Moenchengladbach. Solo due squadre avanzeranno agli ottavi e, se gli inglesi sono favoriti ma non devono assolutamente dormire sugli allori, ben più ostico si preannuncia il compito della Juventus. Anche perché la condizione attuale preoccupa eccome.

Non un dentro o fuori, certo, e nemmeno un’ultima spiaggia per Allegri. Ma Marotta è stato chiaro con il sostituto di Conte: dimenticare i trionfi del passato. Nel calcio nulla fa più male della riconoscenza e, seppur leggermente eccessivi, i fischi dello Stadium di sabato sera dovranno svegliare al più presto Dybala e compagni. Quale miglior occasione se non questa, con la piazza depressa e una sconfitta quasi certa all’orizzonte, per reagire e dimostrare che la Vecchia Signora è ancora la più forte squadra italiana?

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Dybala

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