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Ciclismo

Vuelta a España 2015: che figuraccia!

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Il ciclismo mondiale non ha bisogno di figuracce come quella avvenuta in questi giorni, relativamente alla prima frazione della Vuelta a España 2015.

Troppo ardua, infatti, la battaglia per la credibilità dell’intero movimento per potersi permettere simili passi falsi: certamente una vicenda del genere c’entra – per fortuna – ben poco con gli scandali a cui siamo tristemente abituati, ma un simile caso di disorganizzazione in concomitanza ad una delle tre principali corse a tappe del mondo non serviva proprio. Non si può decidere un giorno prima se una tappa vale o meno per la classifica generale: soprattutto, non ha alcun senso che, in una corsa di tre settimane, una frazione non concorra a determinare i risultati finali.

Se il batti e ribatti degli ultimi giorni ha portato all’obbligata decisione di neutralizzare ogni distacco dopo le proteste dei corridori, il dramma organizzativo si è consumato a monte: quale genio può pensare di far disputare una cronosquadre su un tracciato del genere? Chi ha visto la diretta televisiva su Eurosport, ha potuto constatare con i propri occhi l’assurdità di un percorso che alternava una prima parte sulla piattaforma di mattonelle di cemento ad una seconda letteralmente in mezzo alla sabbia. Per le squadre è stato davvero pericoloso effettuare un esercizio complicato come la cronosquadre, dove non sono mai mancate cadute spettacolari, su un simile tragitto: al limite un percorso del genere sarebbe potuto essere valido per una cronometro individuale, ma ponticelli, cemento e sabbia si addicono ben poco al ciclismo. Non sono il nobile pavé o lo sterrato di qualche impareggiabile mulattiera di montagna: sono strutture e strati inadatti al traffico veicolare di ogni genere, dunque anche alla bicicletta. Figuriamoci ad una competizione di livello mondiale.

Comunque, da domani si pedalerà sul serio: il dente di Caminito del Rey regalerà i primi distacchi e, finalmente, una prima tappa seria ed ufficiale a questa Vuelta.

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marco.regazzoni@oasport.it

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