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Judo, Mondiali cadetti 2015: l’apoteosi di un anno da incorniciare per gli Azzurrini

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Quando degli atleti ottengono un grande risultato in una competizione internazionale ci sono tanti fattori che possono essere presi in considerazione: oltre alla bravura dei vincitori, ci possono essere tante circostanze casuali (avversari, tabelloni, giornata di grazia) da tenere d’occhio. Quando però i risultati si susseguono in tutte le grandi manifestazioni, allora non ci sono più dubbi sul talento di questi atleti. È proprio il caso dei cadetti azzurri del judo, che sono stati grandi protagonisti anche ai Mondiali di Sarajevo dopo aver fatto incetta di medaglie agli Europei di Sofia ed all’EYOF di Tbilisi.

I risultati che questa generazione sta regalando al judo azzurro hanno dell’eccezionale per tanti motivi. Primo, perché nonostante l’Italia abbia sempre ottenuto medaglie a livello giovanile, quest’anno ne ha collezionato un numero senza precedenti nella categoria cadetti, piazzandosi al quarto posto di un medagliere iridato dominato dal Giappone. Giovanni Esposito, il nuovo campione iridato dei 66 kg, è infatti solamente il secondo azzurrino ad ottenere questo risultato, dopo l’alloro di Valeria Ferrari nella prima edizione di questa competizione. Secondo, perché per la prima volta dopo tanti anni il movimento maschile sta ottenendo risultati migliori di quello femminile, senza nulla togliere alle pur bravissime ragazze.

Tale è la qualità dell’intera squadra cadetti, che anche quando uno dei migliori atleti vive una giornata buia, gli altri riescono a far dimenticare la controprestazione con i propri risultati: pensiamo ad esempio a Manuel Lombardo, che dopo una stagione eccezionale è incappato in una sconfitta prematura proprio nel giorno che ha incoronato Giovanni Esposito. Quest’ultimo, invece, sembra aver ereditato dal fratello maggiore la capacità di esprimersi al meglio proprio sui palcoscenici più importanti, andando a vincere il titolo mondiale cadetti due anni dopo il trionfo di Antonio nella competizione iridata junior.

Come al termine del Campionato Europei di Sofia, non possiamo far altro che ribadire la necessità di gestire adeguatamente una tale fucina di talenti se si vuole dare un futuro brillante ad un movimento judoista in grande fermento. Lo sport italiano in generale ha spesso fatto prova di una scarsa abilità in questo senso, una tendenza da invertire il prima possibile.

MEDAGLIERE FINALE SARAJEVO 2015

#

Nation

G

S

B

TOT

1.

Japan (JPN)

6

1

2

9

2.

Russia (RUS)

2

2

7

11

3.

Netherlands (NED)

2

1

0

3

4.

Croatia (CRO)

1

2

0

3

Italy (ITA)

1

2

0

3

6.

Germany (GER)

1

1

1

3

7.

Uzbekistan (UZB)

1

0

3

4

8.

Ukraine (UKR)

1

0

2

3

9.

Bulgaria (BUL)

1

0

0

1

Greece (GRE)

1

0

0

1

Kazakhstan (KAZ)

1

0

0

1

12.

Brazil (BRA)

0

2

2

4

13.

Azerbaijan (AZE)

0

2

0

2

14.

Georgia (GEO)

0

1

4

5

15.

Mongolia (MGL)

0

1

1

2

16.

Finland (FIN)

0

1

0

1

Hungary (HUN)

0

1

0

1

Latvia (LAT)

0

1

0

1

19.

Turkey (TUR)

0

0

3

3

20.

France (FRA)

0

0

2

2

21.

Austria (AUT)

0

0

1

1

Belarus (BLR)

0

0

1

1

Bosnia-Herzegovina (BIH)

0

0

1

1

Montenegro (MNE)

0

0

1

1

Poland (POL)

0

0

1

1

Romania (ROU)

0

0

1

1

Serbia (SRB)

0

0

1

1

Tajikistan (TJK)

0

0

1

1

Tunisia (TUN)

0

0

1

1

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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