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Judo, Mondiali 2015: l’Italia è viva, piazzamenti da “podio europeo”

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La giornata di oggi, la seconda dei Campionati Mondiali di judo di Astana 2015, non è servita per interrompere il digiuno di medaglie iridate della nazionale italiana. È stata utile, però, per ritrovare un’Italia combattiva e nelle posizioni che contano all’interno delle gerarchie mondiali, piazzando due judoka tra i migliori otto delle rispettive categorie, e tra i migliori quattro del continente europeo, una prestazione che sarebbe valsa il podio agli European Games di Baku.

Il risultato va sottolineato ulteriormente se si considera che, fino ad ora, i Paesi europei hanno avuto grandi difficoltà ad imporsi: nessun titolo nelle prime due giornate, e solamente quattro medaglie, conquistate da Romania, Russia, Bielorussia e Israele. L’Italia è l’unico Paese europeo ad aver piazzato fino ad ora due atleti nella top 8, facendo meglio di Germania, Ucraina ed Ungheria (uno), ma sopratutto di Francia e Olanda, che fino ad ora non hanno mai superato lo scoglio degli ottavi di finale. Naturalmente è più che probabile che le prossime giornate ristabiliscano le gerarchie alle quali siamo abituati, ma nel frattempo l’Italia ha già fatto meglio delle precedenti quattro edizioni (lo scorso anno vi fu solo il quinto posto di Edwige Gwend, nel 2013 e nel 2011 nessuna top 8, nel 2010 solo il quinto di Elio Verde).

Per Odette Giuffrida, il quinto posto iridato rappresenta la conferma di una judoka che oramai può essere annoverata tra le migliori della sua categoria, come dimostrano anche il quinto posto degli Europei ed il bronzo del World Masters di Rabat. Quest’oggi sono state solamente in due a sconfiggerla: la numero uno mondiale Andreea Chițu (Romania) e la brasiliana Erika Miranda, ventottenne che di medaglie iridate ne aveva già vinte due prima d’oggi e che Odette non conosceva, non avendoci mai combattuto.

La novità più positiva sta però nel settimo posto di Elio Verde, capace di sconfiggere l’azero Nijat Shikhalizada per la prima volta, dopo che lo stesso avversario lo aveva invece eliminato in occasione della rassegna continentale. Quest’oggi abbiamo rivisto un Verde ad un livello che sembrava aver smarrito in seguito al passaggio dalla categoria 60 kg alla 66 kg, in pratica dal quinto posto olimpico di Londra 2012. Oltre ad aver marcato punti importanti in ottica Rio 2016, il judoka campano ha saputo mettere a tacere con i fatti le polemiche riguardanti la sua convocazione per la competizione mondiale. Il marasma che ha coinvolto la squadra maschile prima della partenza per Astana, poi, sembra aver ulteriormente motivato gli atleti e fortificato il gruppo, con un Antonio Ciano scatenato sugli spalti nell’incitare il suo compagno di squadra.

La competizione iridata, insomma potrebbe ancora riservare soddisfazioni all’Italia, con sei judoka su nove che devono ancora scendere sui tatami azeri. Domani sarà la volta di Giulia Quintavalle, la campionessa olimpica di Pechino 2008, che, proprio come ha fatto oggi Elio Verde, combatterà nel tentativo di ritrovare il judo dei tempi migliori: la strada è tracciata, ora tocca agli altri continuare il percorso.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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