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Judo, Mondiali 2015: Gwend e Ciano, quando il tabellone non è solo una scusa

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La quarta giornata dei Campionati Mondiali di judo di Astana 2015 ha visto scendere sul tatami due dei migliori rappresentanti azzurri, Edwige Gwend (63 kg) ed Antonio Ciano (81 kg). Eppure, i due italiani non sono andati molto lontani, essendosi fermati entrambi al terzo turno, ma mai come questa volta il tabellone sfavorevole può essere indicato come causa sfortunata di queste eliminazioni.

La sfortuna nei sorteggi viene effettivamente chiamata in causa troppo spesso per giustificare le eliminazioni da parte di judoka meglio piazzati nei ranking mondiali. Oggi, però, possiamo dire senza timore di smentita che i due azzurri hanno vinto gli incontri che potevano vincere ed hanno perso quelli che li vedevano partire nettamente sfavoriti. Questo non significa che Ciano e Gwend non ci abbiano provato: certamente lo hanno fatto ed hanno sperato fino all’ultimo di diventare la sorpresa di giornata, fino a quando il tatami non ha emesso il suo verdetto.

Per Edwige Gwend il rammarico è duplice, se si pensa che l’azzurra originaria del Camerun è la numero nove al mondo, la prima delle escluse dal novero delle teste di serie. Nella giornata di ieri abbiamo visto addirittura una sfida al secondo turno dei 73 kg tra il numero uno ed il numero nove del mondo, rispettivamente l’israeliano Sagi Muki ed il belga Dirk van Tichelt, situazione che, come quella di Gwend, potrebbe suggerire alla International Judo Federation di allargare il numero degli atleti protetti al sorteggio a sedici, per evitare questo tipo di situazioni che tende ad eliminare protagonisti importanti già ai primi turni, per i quali non è neppure previsto il ripescaggio. Non sapremo mai dove sarebbe potuta arrivare Edwige Gwend, visto che la slovena Tina Trstenjak alla fine si è laureata campionessa del mondo con tre vittorie su cinque per ippon ed il successo finale sulla francese Clarisse Agbegnenou per waza-ari.

Non si può biasimare nemmeno Antonio Ciano, caduto dalla parte del tabellone del francese Loïc Pietri, uno che l’appuntamento con le medaglie difficilmente lo manca. Nelle ultime tre stagioni, l’oggi venticinquenne è infatti salito sempre sul podio sia agli Europei che ai Mondiali, e la competizione di Astana non ha fatto eccezione. Il campano è caduto sotto il terribile morote-seoi-nage del francese (clicca qui per vedere il video), quello che gli avrebbe poi consentito anche di battere in semifinale il canadese Antoine Valois-Fortier, numero due del mondo e finalista lo scorso anno. Pietri, che non combatteva con questo brio dal suo successo iridato di Rio de Janeiro 2013, avrebbe poi conquistato l’argento, perdendo la finale per un’ingenuità contro il nipponico Takanori Nagase: mai ingaggiare una fase di ne-waza contro un giapponese.

In definitiva, possiamo dire che i due azzurri in gara oggi sono promossi, ma che naturalmente dovranno puntare a competere anche con i migliori delle rispettive categorie in vista di Rio 2016. Edwige Gwend, poi, dovrebbe cercare di tornare tra le migliori otto in vista dell’appuntamento a cinque cerchi, in modo da evitare situazioni come quella di oggi.

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Immagine. IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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