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Ginnastica, l’importanza degli sponsor. Quanto guadagna l’Italia? Tutte le cifre: fondamentali ma…

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Nelle ultime settimane abbiamo parlato spesso di professionismo e dilettantismo nella ginnastica, dell’importanza che rivestono i soldi e gli sponsor per uno svolgimento ottimale della pratica agonistica.

Si è alzata molta curiosità su quanto “guadagnasse” l’Italia dai suoi sponsor. La risposta è contenuta nei bilanci di Federazione, regolarmente pubblicati e consultabili secondo le normative vigenti nel nostro Paese.

 

Il totale dei ricavi da sponsor, per l’anno 2014, è stato di 204.861 euro con un importante decremento del 33% rispetto all’anno precedente. Così ripartiti:

  • 111861 euro dalla Ditta Freddy S.p.A., noto produttore di body e abbigliamento sportivo vestito dalla nostra Nazionale
  • 32500 euro dalla Granarolo S.p.A. che, attraverso il suo brand Yomo (noto produttore di yogurt e derivati latticini), è sponsor di maglia già dai Mondiali 2014. Sotto il suo nome è stato organizzato l’ultimo Grand Prix. I volti più noti della nostra ginnastica sono anche testimonial nell’advertising di questa grande azienda italiana.
  • 25000 euro dalla ditta Fonti Luigi Eredi, produttore di attrezzi per l’attività ginnica
  • 12000 euro dalla Unibell Italia S.r.l., azienda che opera nel settore dell’estetica professionale e nella medicina dello sport
  • 10000 euro dalla Pastorelli Sport S.r.l., produttore di attrezzature sportive per la ginnastica ritmica
  • 7500 euro dalla Informa Center S.r.l.
  • 6000 euro dal Consorzio Terme Euganee

 

Gli sponsor sono dunque fondamentali perché la cifra che arriva è tutt’altro che banale ma basta raffrontarla agli oltre cinque milioni di euro di contributi provenienti dal Coni (per l’esattezza 5.534.067 euro, aumento del 3% rispetto al 2013) per comprenderne quale sia il peso effettivo.

Il denaro che proviene dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, in buona parte attraverso le tasse, è determinante.

Svolgono un ruolo molto importante anche le quote degli associati (tesseramenti, tasse gara etc.) che nel 2014 sono state di quasi 3 milioni e mezzo di euro (3.416.521 per la precisione), l’11% in più rispetto al 2013.

Sono presenti poi ricavi “marginali” dovuti all’organizzazione di manifestazioni internazionali e nazionali.

I soldi incassati servono naturalmente per mantenere tutta la gestione sportiva e amministrativa del movimento.

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