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Formula 1

F1, GP Belgio 2015, analisi qualiche: Hamilton il decimo sigillo, un sabato nero per la Ferrari

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Ennesimo assolo di Lewis Hamilton nelle qualifiche delle GP del Belgio, undicesimo appuntamento del Mondiale di F1 2015. Lewis, a bordo della sua Mercedes, ha dato un nuovo saggio della sua classe sul giro secco, conquistando la decima pole stagionale su 11 gare, infliggendo un distacco di mezzo secondo, all’incirca, al suo compagno di squadra Nico Rosberg con un crono incredibile (1:47.197). Un segnale importante quello dell’inglese che dopo le tante chiacchiere sulle sue vacanze e frequentazioni ha dimostrato che quando c’è da pigiare il piede sull’acceleratore non è secondo a nessuno. In ottica gara, dando sempre ad uno sguardo il meteo che a Spa può portare delle sorprese, sarà una lotta tra i due alfieri di Stoccarda, con Hamilton favorito.

Un sabato che è, invece, da dimenticare in casa Ferrari. Il nono e 14esimo posto rispettivamente di Sebastian Vettel (1:48.825) e Kimi Rakkonen (1:49.288) rappresentano un brusco passo indietro dagli eccessivi entusiasmi dell’Ungheria anche se, forse, il valore della Rossa non si è visto nel corso dell’ora di qualificazione. In definitiva, Seb non è stato capace di sfruttare al meglio possibile la sua vettura nel Q3 essendo distante 3 decimi di secondo dal terzo crono di Valtteri Bottas. Una griglia di partenza, infatti, che dal terzo tempo in giù vede 6 piloti in meno di mezzo secondo e quindi lascia aperte delle speranze di rimonta per il tedesco. La Ferrari, infatti, sul passo gara ha dimostrato di poter avere delle ottime prestazioni, pertanto rimontare non sarà un’impresa impossibile.

Un discorso un po’ diverso vale per Raikkonen, fermato da un guasto sulla sua SF15-T nel corso del Q2. Le cause sono ancora da ricercare e si teme che il problema non sia così di facile risoluzione. Potrebbe, infatti, prospettarsi la sostituzione di un componente e far scattare una penalizzazione che arretrerebbe ulteriormente Kimi. Non un bel modo per affrontare la gara di domani ma sappiamo come e quanto il finnico sia capace di belle rimonte, specie su uno dei circuiti che spesso lo hanno visto vincente (4 vittorie).

Da rilevare un aspetto che sorprende fino ad un certo punto, ovvero ben 5 vetture con propulsore Mercedes nei primi 5 posti della graduatoria, avvalorando ulteriormente la bontà della power unit tedesca su uno dei tracciati che maggiormente esalta le prestazioni del motore.

Chiosiamo, con Mclaren che anche su questo tracciato fa incetta di penalizzazioni, ben 55 posizioni di arretramento per Fernando Alonso (30 posti) e Jenson Button (25), per aver cambiato elementi delle p.u e del kers. Una scelta voluta dal team di Woking, sfruttando il cambio di regolamento 2015 sul tema delle penalità non più da scontare oltre l’appuntamento corrente. Una “furberia” che però, allo stato attuale delle cose, vedrà partire dalla pit-lane le due monoposto.

 

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