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Volley, Grand Prix – L’Italia vince la prima in Final Six! Stesa la Cina, si sogna il podio

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Un’Italia a due faccia ottiene la sua prima vittoria alle Final Six del Grand Prix che si stanno disputando a Omaha (USA). Le azzurre sconfiggono la Cina per 3-2 (25-15; 22-25; 22-25; 25-18; 15-12) al termine di un match infinito, combattuto e durato oltre due ore.

L’Italia ha così la meglio sulle vicecampionesse del Mondo, presenti a questo torneo in formazione rimareggiata (le big sono rimaste in Patria per preparare la Coppa del Mondo), e possono continuare a sperare nel podio finale dopo i ko arrivati contro Russia e USA. Domani notte la quarta e penultima partita contro il Giappone.

 

L’Italia ha vinto in rimonta, recuperando da 2-1. Dopo un primo parziale giocato in maniera eccellente e dominato in attacco (super Sorokatie) anche grazie ai troppi errori cinesi, le ragazze di Bonitta si sono radialmente spente nel secondo e terzo parziale andando in crisi: abbassato il livello al servizio, poca reattività in fase difensiva, attacco spuntato.

Nel terzo parziale hanno anche sciupato quattro punti di vantaggio e si sono fatte superare. Nel quarto set è cambiato la musica, il tasso tecnico si è notevolmente alzato: subito sei lunghezze di vantaggio ispirate dal servizio di Lucia Bosetti permettono all’Italia di trascinare la contesa al tie-break dove recuperano uno svantaggio iniziale e trionfano.

 

Bonitta ha optato per un nuovo sestetto iniziale, il terzo diverso in queste Finali di grandi esperimenti. Indre Sorokaite è l’opposto in diagonale con la palleggiatrice Ofelia Malinov, di banda trova spazio Miriam Sylla alla prima da titolare accanto a Caterina Bosetti, al centro Martina Guiggi e Cristina Chirichella (la capitana Valentina Arrighetti è indisponibile per una lombalgia), Monica De Gennaro il libero. La vera svolta arriva però nel quarto set quando Lucia Bosetti sostituisce la sorella Caterina e cambia l’indirizzo dell’incontro.

Indre Sorokaite top scorer da 25 punti (4 aces), bella prova di Sylla (14), da segnalare i 4 muri a testa di Guiggi e Chirichella. Proprio il fondamentale sottorete (15 stampatone) è stato decisivo per il successo dell’Italia.

 

(foto FIVB)

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