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Tennis, Wimbledon 2015: Radwanska-Muguruza, la semifinale “meno importante”, ma che promette spettacolo

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Inutile negarlo che guardando le semifinali del torneo di Wimbledon femminile tutta l’attenzione venga riposta sul match tra Serena Williams e Maria Sharapova, il remake della finale del 2004 quando la russa giovanissima si impose per la prima ed unica volta della carriera sull’erba londinese.
Nella parte bassa, però, c’è una partita altrettanto importante e che vedrà in campo due giocatrici che stanno vivendo due settimane magiche ai Championships: per la prima volta Garbine Muguruza è tra le migliori quattro, mentre sulla sua amata erba Agnieszka Radwanska ha cancellato una prima parte di stagione orribile.

Partiamo dalla spagnola che dopo aver raggiunto i quarti a Parigi riesce addirittura a migliorarsi a Londra, dimostrando di essere non solo una terraiola, ma una giocatrice capace di esprimere il suo gioco al meglio anche sulle superfici veloci. Classe 1993, la 21enne nata in Venezuela è certamente uno dei talenti più appariscenti del circuito mondiale e si candida ad essere una sicura protagonista dei prossimi anni. In questo momento sarebbe la numero quattordici del mondo, ma la sensazione è quella che l’ingresso nella Top Ten sia ormai prossimo e addirittura già a Wimbledon potrebbe raggiungerla.
Ottima prima, grandi colpi da fondo fanno di Garbine il prototipo della tennista moderna ed inoltre possiamo aggiungerci anche un discreto gioco di rete, che certamente va perfezionato. La Spagna sogna ed ovviamente i paragoni con le grandi del passato, Arantxa Sanchez Vicario (finalista 1995/1996) e Conchita Martinez (titolo 1994), si sprecano e non fanno altro che accrescere l’attesa su una ragazza che può davvero diventare una grandissima,

Dall’altra parte del campo ci sarà Agnieszka Radwanska completamente rinata sulla sua amata erba. Già nelle settimane precedenti ad Eastbourne si era visti segnali di risveglio per la polacca, sconfitta solamente in finale da Belinda Bencic. Una prima parte di stagione davvero deludente quella della polacca ed una crisi che sembrava non avere davvero una fine. Aga è uscita addirittura dalle prime dieci del mondo e si presentava a Wimbledon con poche certezze (nonostante Eastbourne), ma il suo gioco vario e spettacolare le ha permesso di sfruttare anche un tabellone certamente agevole e di tornare tra le migliori quattro. Adesso contro Muguruza è favorita, anche solo per un fattore di esperienza, e potrebbe ritrovarsi in finale Serena Williams, proprio come nel 2012, con la speranza di cambiare l’esito di quella partita e vincere il suo primo Slam della carriera.

 

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Foto di Tonelli da Federtennis

andrea.ziglio@oasport.it

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