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Rugby Championship 2015, All Blacks senza rivali? Si inizia domani, programma e orari

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I Mondiali di settembre/ottobre in Inghilterra hanno imposto un restyling al calendario, con sole partite d’andata in stile Sei Nazioni, ma il Rugby Championship 2015 (17 luglio – 8 agosto) offrirà come sempre grande spettacolo e, soprattutto, indicazioni in vista della Coppa del Mondo sul percorso di avvicinamento delle quattro regine dell’Emisfero Sud.

Chi sta meglio è la Nuova Zelanda e, naturalmente, non c’erano dubbi. Gli All Blacks hanno perso soltanto una partita negli ultimi due anni, a testimonianza del grado di (quasi) perfezione raggiunto dalla macchina kiwi. Steve Hansen sfrutterà il Championship per limare gli ultimi dettagli, concedendosi probabilmente anche qualche esperimento (debutterà la stella Naholo contro l’Argentina) per poter aumentare ulteriormente una già straordinaria concorrenza interna. Sono gli indiscussi favoriti e, stando alle condizioni delle altre squadre, appaiono destinati all’ennesima cavalcata vincente, nonostante due partite in trasferta su tre. Uno degli obiettivi del torneo, inoltre, sarà ritrovare il vero Dan Carter.

Mai come quest’anno, invece, Sudafrica e Australia partono alla pari nella complicatissima rincorsa al titolo. I (de)meriti sono tutti degli Springboks, afflitti da problemi strutturali, da un interminabile esodo verso l’Europa e il Giappone e da qualche infortunio di troppo. Heyneke Meyer si ritrova a dover gestire un gruppo con tanti volti nuovi e da preparare al livello internazionale ma, soprattutto, reduce da un Super Rugby disastroso per le franchigie sudafricane. Le incognite sono tante, anche se il materiale su cui lavorare non manca.Può solo crescere, invece, l’Australia di Michael Cheika, dopo una buona tournée in Europa nel mese di novembre. L’ex coach, tra gli altri, anche del Petrarca (1999-2000) ha tra le mani un potenziale enorme tra i trequarti, arricchito ulteriormente dai ritorni di Matt Giteau e Drew Mitchell in maglia wallaby che vanno ad aggiungersi ai vari Cooper, Folau e Genia. Il problema, al solito, sarà davanti: se i primi cinque uomini dovessero trovare la giusta quadratura, allora i canguri potrebbero offrire grandi giocate.

L’Argentina reciterà la consueta parte della mina vagante, ma consapevole di poter essere una minaccia per tutti, anche per gli All Blacks (e il sentimento è assolutamente reciproco). Il ct Daniel Hourcade sta svolgendo un lavoro di grande intelligenza alla guida dei Pumas, con una gestione sapiente e mai inopportuna del delicato ricambio generazionale. Ad aiutarlo ci stanno pensando anche i diversi talenti in rampa di lancio: d’altronde, non è un caso se i vari Isa (21 anni), Petti (20 anni) e Cordero (21 anni) saranno titolari contro la Nuova Zelanda domani. In costante crescita e dotati della miglior mischia del mondo.

Il calendario

1^ giornata
Nuova Zelanda – Argentina 17/07 ore 9:35
Australia – Sudafrica 18/07 ore 12:05

2^ giornata
Sudafrica – Nuova Zelanda 25/07 ore 17:05
Argentina – Australia 26/07 00:40

3^ giornata
Australia – Nuova Zelanda 8/08 ore 12:05
Sudafrica – Argentina 8/08 ore 17:05

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daniele.pansardi@oasport.it

Foto: All Blacks Official Facebook Page

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