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Nuoto: Federica Pellegrini, nuova linfa verso Kazan. Podio alla portata con l’incognita Sjoestroem

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Presentato come meeting di notevole interesse, ma comunque di passaggio e avvicinamento rispetto ai Mondiali di Kazan (2-9 agosto), l’Open de France disputato tra sabato e domenica a Vichy ha invece regalato un’enorme sorpresa al nuoto italiano. Targata Federica Pellegrini, che per un week-end si riprende la scena al centro del panorama sportivo azzurro e alimenta sogni di gloria verso la rassegna iridata.

Nessuno, nemmeno la diretta interessata, si sarebbe mai aspettato un 200 stile libero da 1’55” netto. Un lampo nella vasca francese che avverte le rivali e (ri)accende i cuori degli appassionati. Il tempo, addirittura migliore dell’1’55”14 con cui la Divina fu seconda a Barcellona 2013, è il terzo più veloce della stagione mondiale, rappresenta il suo personale in tessuto ed è il quinto della sua carriera dietro soltanto a quattro record del mondo del biennio 2008-2009. Il paradosso è che, tuttavia, non garantisce la medaglia a Kazan: le statunitensi Missy Franklin e Katie Ledecky fanno paura, l’olandese Femke Heemskerk è esplosa anche nella doppia distanza con l’1’54”68 con cui guida la classifica del 2015 e, soprattutto, c’è poi l’incognita Sarah Sjoestroem.

La svedese, che in stagione ha già toccato in 1’54”77 all’Open di Bergen, ha promesso di non gareggiare nei 200 stile libero ai prossimi Mondiali. Lo aveva giurato prima di Berlino ed era stata coerente con le sue dichiarazioni, perdendo probabilmente una medaglia certa. Ripeterà l’azzardo, che è quanto meno inspiegabile, anche a Kazan? Al momento non dovrebbe essere iscritta, ma un cambio di idea dell’ultimo momento potrebbe far saltare il banco un po’ come fece Federica Pellegrini due estati fa a Barcellona. Anche perché la scandinava, che con la staffetta 4×200 sl non convince, non sembra poter incontrare rivali all’altezza nei 50 e 100 delfino dopo la vile aggressione stradale che ha subito la danese Jeanette Ottesen, ferma per un’infortunio al dito e a serio rischio forfait.

Mi hanno esclusa dai 200 stile libero – avrebbe detto Sarah Sjoestroem al Goteborgs-Posten -. Gareggerò solo nei 50 e 100 metri a stile libero e delfino e nelle staffette. Peccato, non vedevo l’ora di farli, ma mi stancherei troppo“. Parole che suonano come una resa e un via libera alle rivali – tra cui potrebbe inserirsi una che la stanchezza non sembra conoscerla, ovvero l’ungherese Katinka Hosszu – verso il podio. Ma mai dire mai, perché come detto la decisione sembra folle e i ripensamenti nello sport sono sempre dietro l’angolo, soprattutto quando si sente l’odore del trionfo.

Intanto Federica Pellegrini, archiviato l’ottimo fine settimana di Vichy con un velocissimo 54”37 nei 100 stile libero che colora d’ottimismo il lavoro impostato dal nuovo tecnico Matteo Giunta, non scenderà più in acqua in gare ufficiali prima di agosto. Nello stadio di calcio di Kazan, adibito per l’occasione a centro dello sport mondiale, andrà in scena il confronto definitivo per la sesta medaglia iridata consecutiva nella gara più amata. Tutti i dubbi di una stagione esaltante sono stati spazzati via in un minuto e 55 secondi sabato scorso.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Open de France de Natation

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