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Formula 1

F1 2015: Sebastian Vettel, l’uomo giusto nel momento giusto in Ferrari

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Siamo nella solita pausa estiva che ci porterà, sul finire di Agosto, all’appuntamento di Spa-Francorchamps, e analizzando un po’ i dati di questa prima metà stagionale notiamo come Sebastian Vettel sia stato, allo stato attuale delle cose, il miglior pilota Ferrari nel rapporto “punti totalizzati/gare disputate” sotto l’insegna del Cavallino Rampante al primo anno negli ultimi anni.

Attualmente, infatti, Seb ha conquistato 160 punti che sono 62 in più rispetto a Fernando Alonso (2010) e 29 nei confronti di Kimi Raikkonen (2007). E’ evidente che sono statistiche che debbono tener conto di avversari, contesto e momenti diversi, tuttavia è un dato che avvalora l’assunto secondo cui Vettel è l’uomo giusto nel momento giusto in Ferrari.

Questo perchè? Fin dal suo insediamento, in quel di Maranello nel dicembre 2014, il pilota tedesco ha saputo immediatamente interagire con la squadra, aprendosi completamente nei confronti dei tecnici in Rosso. Lo ricordiamo tutti quel freddo mattino di Dicembre a Fiorano e i primi giri a bordo della F2012. Un segnale chiaro degli intenti del 4 volte campione del mondo di instaurare rapporti soldi  e, come si suol dire, “fare squadra”.

Indubbiamente, uno spirito così abnegante e disponibile, ha contribuito a creare un clima più unito nella Scuderia, favorito anche da un snellimento sostanziale dei ruoli, voluto dal Presidente Sergio Marchionne. In questo senso, i risultati in pista sono stati ottimi, parlando di metà stagione: 2 vittorie e 8 podi sono dei riscontri confortanti, soprattutto confrontandoli con quelli disastrosi di 12 mesi fa. Parliamo di un progresso di più di 100 punti ma è chiaro che quanto capitato nel 2014 è un picco in negativo e non può essere preso come un riferimento credibile.

Ciò che vale, come dicevamo, sono le prestazioni di Sebastian, perfettamente sintetizzabili per quanto accaduto nel week-end ungherese. Un venerdì, oggettivamente, problematico condito da problemi tecnici ed errori di guida, per arrivare ad un sabato e una domenica in crescendo. La partenza fulminante ai danni delle due Mercedes è stato un saggio di sagacia e coraggio che non possiamo esimerci dal non citare, valsa il secondo successo stagionale ma soprattutto un’esibizione di determinazione e voglia di arrivare incredibile. Da quanto si dice nel paddock, ci sono molte assonanze con il metodo di lavoro di Michael Schumacher, ad sempre chiedere sempre tante informazioni sulle gomme, passare ore e ore nelle prove (simulatore) per cercare soluzioni con la squadra. Non è un caso che nella settimana difficilissima che la F1 ha passato, per la tragica scomparsa di Jules Bianchi, Vettel dopo aver doverosamente presenziato ai funerali del collega, è tornato subito a Maranello per verificare e migliorare ulteriormente quanto fatto in precedenza.

Pertanto, pur trovandoci in un’annata ancora dominata dalla Mercedes, le sicurezze in Ferrari sono sicuramente aumentate perchè la macchina è migliore di un anno fa e in particolare ci si può affidare ad un driver importante nell’ottica vincente a lungo termine.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Immagine: Ferrari/Colombo

Twitter: @Giandomatrix

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