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Beach Volley

Beach volley, World Tour 2015, Yokohama. Ranghieri/Carambula out, Menegatti/Orsi Toth quasi. Due coppie agli ottavi

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Giornata grigia ma con qualche squarcio di sole e non solo per via delle non perfette condizioni meteo, per l’Italia del beach a Yokohama dove è in corso di svolgimento il terzo Grand Slam della stagione.

In campo maschile lasciano il torneo con un amaro 25mo posto Alex Ranghieri ed Adrian Carambula a cui non basta la vittoria 2-1 (21-16, 18-21, 15-13) contro gli statunitensi Hyden/Bourne per evitare l’eliminazione al primo turno per peggior quoziente set nei confronti della stessa coppia a stelle e strisce e di Bockermann/Fluggen ancora una volta letali per l’Italia del beach.

Arrivano anche ottime notizie dal torneo maschile perché l’Italia avrà due coppie negli ottavi di finale in programma domattina. Lupo/Nicolai ottengono un doppio successo di grande spessore e volano al secondo turno della fase eliminatoria. Gli azzurri hanno battuto 2-0 (21-19, 21-16) gli spagnoli Marco/Garcia e poi si sono presi la soddisfazione di superare 2-0 (21-17, 29-27) i mostri sacri (reduci dal successo in nottata con Dalhausser/Rosenthal) brasiliani Ricardo/Emanuel.

Splendido risultato anche per Paolo e Matteo Ingrosso che sono già negli ottavi grazie al netto successo 2-0 (21-19, 21-18) ottenuto nella notte contro i sorprendenti russi Barsouk/Koshkarev che avevano ottenuto solo vittorie nella prima giornata di gare.

In campo femminile sarà un vero e proprio spareggio qualificazione la sfida di questa notte fra Menegatti/Orsi Toth e le tedesche Borger/Buthe dopo la sconfitta (la seconda a fila) subita dalle azzurre in mattinata contro le ceche Dubovcova/Nestarcova. Un secco 2-0 (21-19, 21-15) che non lascia spazio a discussioni e che mette la coppia italiana nella condizione di dover vincere a tutti i costi la sfida con le tedesche, appena battute da Zumekhr/Heidrich per restare nel torneo e di fare il tifo per Dubovcova/Nestarcova nel sfida con le svizzere che eviterebbe un eventuale arrivo a tre a pari merito che sarebbe comunque quasi certamente letale per le azzurre.

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