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Basket femminile: Italia da ricostruire dopo il fallimento europeo

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L’Europeo di basket femminile si è chiuso con la vittoria della Serbia in finale sulla Francia, con le serbe che volano direttamente in Brasile per le Olimpiadi. Purtroppo la manifestazione per l’Italia era già terminata dopo la prima fase ed ora è il momento dell’analisi di un’eliminazione che fa malissimo a tutto il movimento e che segna un notevole passo indietro rispetto a soli due anni fa.

Dalla quasi qualificazione ai Mondiali ad uno stop al primo turno, questa la caduta per la squadra di coach Ricchini. Il gruppo è rimasto lo stesso di due anni fa e ciò deve far particolarmente riflettere, perchè ancora una volta le poche a salvarsi sono state le senatrici. Masciadri, Ress, Sottana sono state ancora una volta l’ancora di salvezza per questa nazionale, con le giovani che non riescono ad imporsi ed un ricambio generazionale che fatica ad esserci.

Mancava una come Cecilia Zandalasini, “bloccata” in Italia per la maturità, ma da sola avrebbe comunque potuto fare poco. Ripartiamo certamente da lei e da Marzia Tagliamento, grandissimo talento che ha vissuto un’ottima stagione in quel di Battipaglia e si prepara a guidare l’Under 20 all’Europeo di categoria.

Ha deluso tantissimo Francesca Dotto, che si porta dietro una stagione incolore in quel di Venezia e speriamo che il ritorno nella sua Lucca possa farci rivedere quella giocatrice che ci aveva esaltato due anni fa e che fu una delle migliori in una spedizione che raggiunse quasi il Mondiale.

Anche Ricchini ha molte colpe e la decisione di lasciare in panchina per tutto l’ultimo quarto Giorgia Sottana contro la Turchia, durante la clamorosa rimonta azzurra, è ancora senza spiegazione, ma anche sul piano del gioco la sua Italia ha deluso, offrendo davvero poche soluzioni offensive e se non fai mai canestro a basket non puoi vincere
Una sola partita giocata veramente bene, quella con la Bielorussia, non può bastare e il match con la Grecia fin dall’inizio era quello decisivo per il passaggio del turno. L’Italia ha pagato una differenza fisica importante con le altre squadre, tranne con le greche, che comunque ci hanno messo in difficoltà in altro modo. Probabilmente Ricchini ha fatto il suo tempo e ha fallito anche l’obiettivo minimo e a questo punto servirebbe un cambio in panchina per ripartire con un nuovo progetto, perchè il rischio di diventare una comparsa a livello europeo è altissimo, perchè ricordiamocelo che abbiamo rischiato anche di non qualificarci nemmeno.

Chiudiamo con quell’immagine che mai avremmo voluto vedere: le lacrime di capitan Masciadri. Ancora una volta Raffaella ci ha messo il cuore e sicuramente anche qualcosa di più e forse con la Turchia è stata l’ultima in maglia azzurra per una giocatrice che ha fatto certamente la storia della nostra pallacanestro. Grazie di tutto!

 

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