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Ciclismo

Giro di Svizzera 2015: tanti big al via, difficile trovare il favorito

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La concorrenza col Giro del Delfinato si fa indubbiamente sentire anche sulle strade elvetiche, dove una corsa che, sino a non troppi decenni fa, era il terzo dei grandi giri prima dell’ascesa della Vuelta rischia di perdere colpi a livello di competitività. In ogni caso, se i potenziali favoriti del Tour hanno scelto la gara francese per prepararlo, al Giro di Svizzera non mancano i nomi di spicco per regalare nove giornate molto intense, pescando soprattutto tra plurivincitori di classiche e brevi corse a tappe.

Visto il percorso che dovrebbe permettere ai cronoman di figurare ottimamente, Fabian Cancellara potrebbe avere l’opportunità di bissare il successo del 2009: tuttavia, la Locomotiva di Berna non ha preso il via ieri al Gp Gippingen-Canton d’Argovia (vinto da Alexander Kristoff su Michael Albasini e Davide Appollonio) per un’infezione alla gola, dunque sabato rischia di non essere propriamente al top della forma fisica. La Trek potrebbe eventualmente puntare su Fränk Schleck per fare classifica, al tempo stesso nomi come Rafal Majka (Saxo-Tinkoff), Robert Gesink (Lotto Nl), Przemyslaw Niemec (probabile capitano di una Lampre priva di Rui Costa, qui vincitore delle ultime tre edizioni), Jurgen Van den Broeck (Lotto-Soudal) o Daniel Moreno (Katusha) potrebbero provare ad insidiare sulle montagne il padrone di casa, senza dimenticarsi dell’ardita coppia della Fdj composta da Thibaut Pinot e Steve Morabito. E poi c’è Michal Kwiatkowski, il campione del mondo che, nella sua immensa regolarità, ha sempre ben figurato in corse a tappe di questo tipo, mentre un passistone come Tom Dumoulin punterà sulle crono per fare la differenza.

Per quanto riguarda i successi parziali, non mancano le alternative: da Peter Sagan a Mark Cavendish, da Philippe Gilbert a Michael Matthews, Alexander Kristoff e John Degenkolb, moltissimi dei migliori interpreti delle classiche e delle volate si sono dati appuntamento in Svizzera per aggiungere successi di prestigio a carriere già trionfali. Non bisogna poi dimenticarsi di Michael Albasini, che sulle strade di casa ha sempre fatto benissimo.

In casa Italia, dal Canton Zugo partirà anche Domenico Pozzovivo, al rientro dopo la spaventosa caduta della corsa rosa: difficile immaginarlo competitivo per la classifica finale, ma il suo valore non si discute. Adriano Malori è senza dubbio tra i favoriti tanto del prologo, quanto della cronometro finale, anche se la Movistar per fare classifica potrebbe puntare su Eros Capecchi; Davide Cimolai e Niccolò Bonifazio saranno invece le ruote veloci della Lampre-Merida chiamate a rivaleggiare contro i mostri sacri già citati, mentre Matteo Trentin dovrebbe far parte del treno di Cavendish pur con l’opportunità di reggere meglio del proprio capitano nelle tante giornate di media difficoltà. Tra i cacciatori di tappe, menzioni particolari per l’intramontabile Davide Rebellin, per la coppia della Wanty Group formata da Enrico Gasparotto e Marco Marcato e infine per Moreno Moser, ancora atteso sui livelli del 2013.

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foto: pagina Facebook Tirreno-Adriatico

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marco.regazzoni@oasport.it

 

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