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Ciclismo

Giochi Europei Baku 2015, ciclismo: azzurri in difesa e la medaglia scappa

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Con cinque uomini nel primo gruppo, e tra questi anche i tre capitani designati, all’inizio dell’ultimo giro la nazionale italiana sembrava la favorita per conquistare medaglie nella corsa in linea maschile di ciclismo ai Giochi Europei di Baku 2015.

Eppure, la squadra di Davide Cassani non è riuscita a salire sul podio, lasciando spazio ad un attacco di cinque uomini che è poi arrivato fin sul traguardo. Con due velocisti come Elia Viviani e Giacomo Nizzolo in gruppo gli azzurri, per l’occasione in divisa bianca, hanno provato a tenere cucita la gara imponendo il ritmo in testa a quanto era rimasto del gruppo. Sono bastati un paio di scatti, però, per minare questa tattica alla base, con Pippo Pozzato che non è riuscito, da solo, a contenere i cinque attaccanti che hanno preso troppo margine prima che le altre squadre arrivassero a dare una mano agli azzurri.

Solo nel finale Niki Terpstra ha dato una tirata, probabilmente per favorire Tom Boonen, che però non è bastata a riportarsi sugli attaccanti che hanno tagliato il traguardo con una cinquantina di metri di margine.

Probabilmente, gli azzurri avrebbero potuto provare ad anticipare le mosse degli avversari oppure a rispondere agli attacchi che si sono naturalmente susseguiti negli ultimi 10 chilometri verso la Freedom Square di Baku. Pozzato, ad esempio, avrebbe potuto seguire gli attacchi oppure provare in prima persona sullo strappo in pavé così adatto alle sue caratteristiche per costringere gli altri a tirare oppure in funzione da stopper in caso si fosse creato un tentativo più numeroso.

Alla fine, Nizzolo si è dovuto accontentare della quinta posizione, precedendo in volata, e anche abbastanza nettamente, Boonen e Terpstra. Una volata vincente che lascia l’amaro in bocca a lui e a tutta la nazionale.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Gianluca Santo

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