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Judo, Masters Rabat 2015: Riner trionfa e stabilisce un nuovo record

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Si è appena conclusa seconda ed ultima di uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati di judo: il Masters di Rabat, la quinta edizione della competizione che riunisce i migliori sedici interpreti di ogni categoria maschile e femminile. Quest’oggi hanno combattuto le sette categorie di peso più elevate: 81 kg, 90 kg, 100 kg e +100 kg per gli uomini; 70 kg, 78 kg e +78 kg per le donne.

In un programma rivoluzionato rispetto alle abitudini, la serata si è aperta con l’assegnazione delle medaglie della categoria +100 kg. Assente da sei mesi per diversi problemi fisici, Teddy Riner si è ripresentato in grande stile sul tatami: il francese campione olimpico ha vinto per ippon i suoi quattro incontri, compresa la finale contro l’ungherese Barna Bor: in vantaggio per tre shido, Riner ha voluto comunque schienare l’avversario a sette secondi dalla fine dell’incontro. Seppur con un piede ancora fasciato dopo l’operazione all’alluce, il gigante di Guadalupa ha dimostrato ancora una volta la sua superiorità, divenendo il primo judoka in assoluto a vincere tre medaglie d’oro al Masters, dopo i titoli del 2010 e del 2011 (aveva invece saltato le edizioni 2012 e 2013). Il giapponese Ryu Shichinohe, vicecampione mondiale in carica, e l’olandese Roy Meyer sono saliti sul terzo gradino del podio.

Come due anni fa, in occasione dell’ultimo Masters, la cinese Yu Song ha conquistato la medaglia d’oro nella categoria +78 kg. La ventisettenne ha sconfitto in finale la giapponese Kanae Yamabe, mentre le medaglie di bronzo sono andate all’altra nipponica Megumi Tachimoto ed alla tedesca Franziska Konitz, mentre la cuba Idalys Ortiz, campionessa olimpica e mondiale in carica, si è classificata solamente settima.

Sorpresa nella finale della categoria 100 kg, dove l’azero Elmar Gasimov ha sorpreso Lukáš Krpálek, campione mondiale ed europeo nonché grande favorito della prova. Nel remake della finale europea dello scorso anno, Gasimov si è imposto per waza-ari, confermando il suo ottimo stato di forma dopo le vittorie dei Grand Prix di Samsun e Tbilisi ed il secondo posto del Grand Slam di Baku. Il belga Toma Nikiforov e l’egiziano Ramadan Darwish hanno occupato il gradino più basso del podio.

Campionessa olimpica in carica, la statunitense Kayla Harrison ha conquistato la medaglia d’oro della categoria 78 kg, infliggendo un ippon alla sorprendente britannica Natalie Powell. Tra le favorite della prova, la francese Audrey Tcheuméo è stata penalizzata da un hansoku-make nei quarti di finale proprio contro Powell, ma poi è andata a prendersi la medaglia di bronzo al pari della tedesca Luise Malzahn. L’azzurra Assunta Galeone è uscita agli ottavi di finale per via di uno shido di troppo nel match contro l’olandese Marhinde Verkerk.

Grande sorpresa nella categoria 90 kg, dove ad imporsi è stato il georgiano Beka Gviniashvili. Il più atteso era infatti il suo connazionale Varlam Liparteliani, che però è stato estromesso dal tabellone sin dal suo primo incontro con il francese Alexandre Iddir. Il campione europeo junior ne ha così approfittato per arrivare in finale e battere per ippon il giapponese Yuya Yoshida. Sul podio hanno terminato anche il cubano Asley González, oramai pienamente riabilitato dopo l’infortunio dell’anno scorso, e l’olandese Noël van ‘t End. Quest’ultimo aveva tra l’altro iniziato il proprio cammino con un ippon ai danni di Walter Facente.

Non ha tradito le aspettative l’olandese Kim Polling, che ha conquistato la vittoria nella categoria 70 kg. La due volte campionessa europea si è imposta grazie ad un yuko sulla sua grande rivale colombiana Yuri Alvear, detentrice del titolo mondiale. Medaglia di bronzo per la giapponese Chizuru Arai e per la francese Fanny-Estelle Posvite, che nel match per il terzo posto ha superato la sua esperta connazionale Gévrise Émane.

Infine, il giapponese Takanori Nagase si è aggiudicato la vittoria nella categoria 81 kg, spodestando il detentore del titolo Ivan Nifontov (Russia) per ippon. Le ultime medaglie in palio in quest’appassionante quinta edizione del Masters sono andate al collo di Sergiu Toma (Emirati Arabi Uniti) e di Avtandili Tchrikishvili (Georgia), numero uno del tabellone che però non è riuscito ad avere la meglio su Nifontov in semifinale.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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