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Golf, Irish Open: clamoroso McIlroy, è ultimo! In due al comando, bene F. Molinari e Manassero

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Clamorosa debacle di Rory McIlroy durante il primo giro dell’Irish Open (montepremi € 2.500.000). Di fronte al pubblico dell’Irlanda del Nord, nel torneo di casa oltretutto ospitato dalla sua fondazione benefica, il numero uno al mondo e grande favorito della vigilia si ritrova addirittura in ultima posizione, a causa di un incredibile 80 (+9) che Rory non realizzava dall’ultimo round del Masters 2011, quando buttò letteralmente via la leadership acquisita fin lì. Per evitare il secondo taglio consecutivo, dopo quello mancato al BMW PGA Championship, ora servirà un miracolo.

Il Royal County di Newcastle, invece, sorride all’irlandese Padraig Harrington e al tedesco Maximilian Kieffer, al comando un giro in -4 (67) su un percorso estremamente complicato. Il pluri-vincitore di Major ha offerto una grande prestazione nelle seconde nove con cinque birdie in sei buche, dopo i tre bogey e i due birdie precedenti. Tre bogey, un eagle e cinque birdie, invece, per il teutonico, per qualche frangente anche leader in solitaria. Terza piazza per il danese Soren Hansen, con quattro birdie ed un bogey per un -3 (68), davanti ad un terzetto di grande qualità formato da un altro danese, Soren Kjeldsen, dal solito argentino Emiliano Grillo e dall’inglese Danny Willett, quarti a -2 (69).

Inizio convincente per Matteo Manassero e Francesco Molinari, che aggirano bene le difficoltà del campo e chiudono in Par (71), per la 14esima posizione provvisoria. Qualche rimpianto per il veronese che dopo i quattro birdie e il bogey realizzati nella prima metà del percorso cala con tre bogey nella seconda parte, vanificando in parte quanto fatto di buono. Più regolare Chicco, che conferma il suo stato di forma con tre birdie e tre bogey e può aspirare ad un altro ottimo piazzamento. I due italiani si trovano a pari merito, tra gli altri, con lo statunitense Rickie Fowler, con l’inglese Tommy Fleetwood e con il thailandese Kiradech Aphibarnrat.

Si difende egregiamente Renato Paratore, 46esimo pur essendo sopra Par con +2 (73). Il romano ha vissuto un momento di grande difficoltà nelle prime nove, con un birdie ma quattro bogey, a cui non ha saputo reagire perdendo altri due colpi successivamente con un solo birdie. Il tocco da fuoriclasse, tuttavia, si è visto alla 18, con un bell’eagle al Par 5. In difficoltà, invece, Marco Crespi, 90esimo con +5 (76): nello score del lissonese pesa un triplo bogey, che va ad aggiungersi a sei bogey e cinque birdie.

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daniele.pansardi@oasport.it

Foto: Sports Center Twitter

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