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Ciclismo

Giro d’Italia 2015: 60 chilometri a cronometro decisivi prima delle montagne

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Da Treviso a Valdobbiadene. 59 chilometri e 400 metri, da soli contro il tempo. Quasi un’ora e mezzo di sforzo, soli contro il tempo e, ancor di più, contro se stessi. Gestendosi, ma sempre a tutta per cullare sogni rosa. Dopo 13 tappe, Il Giro d’Italia vive, probabilmente, il primo snodo cruciale nella corsa verso Milano. Dei quattro grandi favoriti della vigilia, il percorso di avvicinamento è stato molto diverso. Ma nulla, con Mortirolo e Finestre ormai alle porte può dirsi concluso.

Fabio Aru affronterà la prova contro il tempo di oggi in maglia rosa, da leader di una corsa che l’ha visto protagonista sin dalle prime tappe. Negli ultimi giorni, però, specialmente in salita, ha dato l’impressione di soffrire e non poco. Crisi passeggera? Nessuno può saperlo, ma oggi non potrà nascondersi. Da qui passano le possibilità del corridore dell’Astana di giocarsi fino all’ultimo il podio e la maglia rosa con gli avversari. L’imperativo è quello di limitare i danni, che però sul passo potrebbero avere qualcosa in più. Conosce il percorso e da mesi si è concentrato su questa prova così insidiosa. Tra poche ore il riscontro finale.

Anche ieri è finito a terra Alberto Contador, che ha perso la maglia per la prima volta in carriera ad un grande Giro. Lo spagnolo sembra il grande favorito per il successo finale e non è obbligato a sfoderare una prestazione monstre. Di fatto potrebbe limitarsi ad amministrare, senza però sottovalutare eccessivamente i propri avversari. Negli ultimi anni il corridore della Tinkoff-Saxo non si è quasi mai espresso su ottimi livelli a crono ma potrebbe comunque limitare il distacco e riprendersi la maglia di leader. 

Con i problemi di salute ormai alle spalle Rigoberto Uran è chiamato a reagire dopo che nei primi 10 giorni era sembrato il più fragile in salita. Lo scorso anno ha dimostrato di poter volare in prove di questo genere, ma la condizione potrebbe non essere la stessa di 12 mesi or sono. Per caratteristiche, comunque, potrebbe rosicchiare oltre 60” a Contador, mentre Aru potrebbe pagare un distacco ancora maggiore dal colombiano della Etixx-QuickStep. Aveva segnato questa col circoletto rosso dalla presentazione del Giro. È l’occasione perfetta per rientrare prepotentemente in classifica.

Comincia oggi, invece, la rincorsa di Richie Porte al suo Giro. Nonostante, di fatto, le tappe più impegnative debbano ancora arrivare l’australiano, complici anche due minuti di penalità, perde già 5′ da Aru e per quanto possa ribaltare il risultato a cronometro il gap da colmare dagli altri contendenti al successo è troppo elevato per pensare di cambiare le carte in tavola con una sola tappa. Ora, però, non può più permettersi di rimanere nascosto: ogni occasione è quella buona per provare a recuperare lo svantaggio accumulato quantomeno per salire sul podio e dimostrare di non essere un’eterna promessa tazmaniana.

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Foto: Ufficio Stampa Giro d’Italia

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