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Calcio: la Juventus ingabbia il Real Madrid. Napoli furioso e Fiorentina travolta: Varsavia lontana

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E’ stata una tre giorni agrodolce per il calcio italiano quella dedicata all’andata delle semifinali europee. Se da un lato infatti la Juventus è ben riuscita a ingabbiare un – va sottolineato – irriconoscibile Real Madrid, dall’altra la finale di Varsavia è molto più distante di quanto si potesse pensare al momento dei sorteggi per Napoli e Fiorentina. I giovedì di coppa tornano dunque amari, tra qualche errore di troppo ma anche clamorose sviste arbitrali.

Partiamo però dall’impresa dei bianconeri, trascinati dal duo Tevez-Morata per il 2-1 sui campioni d’Europa in carica. Massimiliano Allegri ha vinto il duello con Carlo Ancelotti soprattutto sul piano dell’intensità a centrocampo: decisiva la mossa Sturaro, in pressione costante su un regista – l’adattato Sergio Ramos – che il regista non lo sa fare e che dunque ha perso un’infinità di palloni nelle zone critiche del campo. In fase di presentazione della partita si evidenziava la possibile assenza chiave in casa delle Merengues, quella di Modric, e in effetti così è stato.

I Blancos, senza un metronomo, si sono affidati per lo più a giocate individuali e gol e traversa (che avrebbe però cambiato l’inerzia della contesa) a parte non hanno creato grattacapi a Buffon. Bale a mezzo servizio non ha lasciato la sua impronta, ma nemmeno con il disperato forcing finale Cristiano Ronaldo e compagni sono riusciti a tirare in porta. Il 4-3-1-2 della Juventus, poi trasformato in 3-5-2 con l’ingresso di Barzagli, ha ben retto. Probabilmente mercoledì prossimo al Santiago Bernabeu toccherà alla difesa a tre (o a cinque), per coprire tutti gli spazi ed esaltare le doti in campo aperto dell’ex Morata. Alla Vecchia Signora basterà un pareggio per volare a Berlino, dove ad attenderla ci sarà con tutta probabilità il Barcellona che, esaltato da uno dei migliori Messi di sempre, pare una corazzata indomabile. Un passo alla volta, comunque.

Serata grigia in Europa League. Higuain non è riuscito a continuare la tradizione degli argentini decisivi e, dopo il rigore di Tevez e la doppietta di Messi, si è fermato solo davanti alle parate di Boyko. Il Napoli avrebbe comunque meritato la posta piena, per un 1-0 non eccezionale ma comunque prezioso vista l’assenza di gol subiti, ma a meno di dieci minuti dalla fine dell’incontro un Dnipro attendista e povero di qualità ha trovato il pareggio in netto fuorigioco. Praticamente eliminata la Fiorentina: dopo una buona partenza, con due reti sbagliate e un possibile rigore non concesso, la squadra di Montella ha confermato tutte le difficoltà delle recenti settimane cedendo per 3-0 contro una formazione più cinica ed esperta. Al Franchi servirà un miracolo, ma forse sarà meglio concentrare il tifo sul delicato impegno in trasferta dei partenopei.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

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