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Ginnastica, Europei 2015 – Steingruber Reginetta! Fasana beffata: quarta, bronzo a 15 centesimi

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Un vero peccato, che lascia quasi l’amaro in bocca. Erika Fasana non riesce a festeggiare agli Europei di ginnastica artistica. A Montpellier (Francia) l’azzurra si deve accontentare del quarto posto (56.474) nella Finale del concorso generale individuale. All’Italia non riesce così l’impresa di risalire sul podio continentale dell’all-around, a otto anni di distanza dal trionfo di Vanessa Ferrari, che si tinse d’oro da Campionessa del Mondo in carica (oggi era a bordo pedana per tifare e spronare la compagna).

La gara per eccellenza, l’emblema della Polvere di Magnesio, l’appuntamento con l’Incoronazione della Reginetta d’Europa non regala ad Erika Fasana la tanto attesa medaglia di bronzo, sfuggita per soli 15 centesimi di punto.

 

Una vera beffa che non consente all’azzurra di festeggiare al termine di due ore davvero ben condotte, di assoluto spessore tecnico e in cui ci hanno fatto sognare. La 19enne ha fatto il suo, ha disputato un eccellente giro completo, ha brillato laddove ci aspettavamo ma poi il gioco dei centesimi ci ha strozzato l’urlo in gola. Una gara d’assoluta protagonista, da big internazionale a cui è mancata solo la lieta conclusione, assolutamente non incolpabile alla nostra atleta.

Partita al volteggio con un doppio avvitamento valutato con 14.533. La brixiana ha nel taschino qualche decimo in più (lo aveva dimostrato anche ai Mondiali), ma purtroppo non era questa la volta buona. Il punteggio è comunque alto e le permette di concludere al comando la prima rotazione (le altre big sono partite su attrezzi più difficili).

Passa poi alle ostiche parallele dove si ferma a 13.500. A metà gara è terza, in piena lotta per il podio, con un vantaggio risicato su Ellie Downie, la dichiarata avversaria della vigilia.

Alla trave è superlativa: 13.941 (originariamente 13.741, dopo un ricorso è poi stato alzato il D Score di due decimi). Ellie Downie risponde con il 13.666 al corpo libero, con tanta di uscita di pedana e qualche sbavatura di troppo. E così, dopo la revisione del punteggio, si entra all’ultima rotazione con Fasana avanti di due decimi rispetto alla Downie.

L’ultimo giro, però, sulla carta è sfavorevole. La neosenior ha il volteggio, la Fagi deve esaltarsi al corpo libero. E ci riuscirà, eseguendo un esercizio da urlo: 14.500, 6.2 le difficoltà, infarcito con il tanto atteso Chusovitina, portato in gara per la prima volta nella storia del nostro Paese (al Grand Prix era solo esibizione). Che cuore: aumentare la D prima di partire, sapendo che era l’unico modo per poter sperare nel podio: rischiare il tutto per tutto, perché non c’era davvero nulla da perdere.

Vola sogna, ma quando esce il punteggio si accorge che il 14.833 della Downie al volteggio è insuperabile. Le serviva almeno 14.650. La battaglia campale finisce 56.623 a 56.473 in favore della britannica che, alla sua prima gara internazionale da senior, festeggia alla grande.

 

Giulia Steingruber è la nuova Campionessa d’Europa. La Svizzera conquista il primo titolo all-around della storia, portato a casa meritatamente dalla 21enne di San Gallo che ottiene il miglior risultato della carriera.

L’elvetica è la Campionessa in carica al volteggio (2013-2014), ha anche vinto il bronzo continentale lo scorso anno a Sòfia, ha disputato già quattro Mondiali, cinque Europei e l’Olimpiade di Londra. Ottima all-arounder, bellissima ragazza, elegante ed estremamente artistica, ha colto il risultato della vita. Succede nell’albo d’ora ad Aliya Mustafina, super big assente insieme a Larisa Iordache.

Giulia Steingruber trionfa con complessivi 57.873 punti, buon punteggio anche in ottica mondiale. Partenza importante alla trave: era caduta in qualifica, oggi si riscatta e piazza 14.375. Meraviglioso corpo libero: perfetto (con tanta di Chusovitina), delizioso e premiato con 14.566 (punteggio più alto di giornata all’attrezzo). A metà gara è un decimo dietro alla Kharenkova, ma piazza la staffilata decisiva al suo volteggio: da vera numero 1 della specialità vola a 15.266 e chiude la contesa. Prima dell’ultima rotazione ha un punto di vantaggio sulla diretta rivale che conserva gelosamente alle parallele (13.666).

Medaglia d’argento per Maria Kharenkova (57.132). Vincitrice del turno di qualificazione, ha pagato un brutto errore iniziale sugli staggi (14.066, sette decimi meno dell’altro ieri), si è esaltata poi alla trave (15.000, da vera Campionessa d’Europa di specialità) ma poi corpo libero e volteggio non sono stati all’altezza della rivale.

Ellie Downie completa così il podio (14.833, 14.233, 13.891, 13.666), beffando Erika Fasana. La polacca Marta Pihan-Kulesza, tesserata per la Pro Lissone, è bellissima quinta (55.198). Sesta la britannica Claudia Fragapane (54.899, corpo libero eccezionale da 14.533, in lotta per le medaglie), settima la rumena Laura Jurca (54.865), completa la top eight (che consegna i diplomi di merito) la portoghese Ana Filipa Martins (54.699).

Martina Rizzelli da applausi. Ha sostituito egregiamente Vanessa Ferrari e, con una gara pulitissima, è nona (54.666, a soli tre centesimi dai premi). Brilla soprattutto alle parallele (13.900), su cui la rivedremo domani nella Finale di specialità. Doppio avvitamento al volteggio da 14.333, libero da 13.333, trave da 13.100.

Dietro di lei una big come Diana Bulimar (54.631), mentre Daria Spiridonova è caduta al corpo libero e ha pasticciato sulla trave, ma la sua staffilata alle parallele (15.350) conferma il suo ruolo da favorita per l’oro di specialità.

 

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