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Ginnastica, Europei 2015 – Le pagelle della Finale. Steingruber storica, Fasana fa sognare, incanto Rizzelli

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Nel pomeriggio si è disputata la Finale all-around degli Europei 2015 di ginnastica artistica. Di seguito le nostre consuete pagelle.

 

GIULIA STEINGRUBER: 10. Campionessa d’Europa. Eroina della Patria: per la prima volta la Svizzera sale sul tetto Continente della gara più importante, grazie a una Reginetta bionda che coglie meritatamente il miglior risultato di una carriera bellissima.

La 21enne di San Gallo ha vinto gli ori continentali al volteggio nel 2013-2014, il bronzo al corpo libero lo scorso anno, da diverse stagioni è sulla cresta dell’onda, sempre nel ristretto gruppo delle grandi big internazionali. Con Mustafina e Iordache a casa, fiuta l’impresa e la realizza agevolmente, dominando dall’inizio alla fine: un buon (quasi) 58.000, molto interessante anche in ottica assoluta. Magnifico l’esercizio al quadrato (che Chusovitina, che eleganza), alla tavola è esplosiva, ma il vero capolavoro di giornata è stato firmato alla trave: inizia sui 10cm, non si fa intimorire dalla caduta di mercoledì e parte con il piede giusto. Lì probabilmente ha capito che poteva farcela.

 

ERIKA FASANA: 8,5. È stata perfetta e proprio per questo motivo aumenta il rammarico per un bronzo sfuggito a causa di 149 dannati millesimi. Fare meglio di così era quasi impossibile: onore alle avversarie e onore a lei che ha dato il massimo.

La comasca avrebbe meritato questa soddisfazione che l’avrebbe incoronata dopo il prestigioso terzo posto in American Cup. Due decimi forse scappati via tra volteggio e parallele, ma fare delle precisazioni tecniche sulla gara di oggi è praticamente impossibile.

C’è un aspetto da esaltare maggiormente per la gara di oggi. Ultima rotazione, Erika ha due decimi di vantaggio sulla Downie (dopo ricorso alla trave, che le ha consentito di partire davanti). La britannica, però, è impegnata al volteggio dove i punteggi sono naturalmente molto più alti. L’azzurra sa che serve la mega prestazioni e senza timore decide di giocarsi il suo miglior esercizio: Chusovitina e Tsukahara avvitato. Scelta tecnica corretta, coraggiosa, da vera agonistica: alza le difficoltà come se fosse uno scherzo. Solo un po’ di sfortuna le ha impedito di festeggiare. Ma quel 14.500 al quadrato (6.2) la mette in pole-position per il podio di specialità.

 

MARIA KHARENKOVA: 7,5. Sotto le aspettative della vigilia e delle routine inferiori al suo grande potenziale. Giulia probabilmente sarebbe stata inarrivabile, ma la russa non ha incantato sui quattro attrezzi. Si prende comunque un argento e mantiene la Russia tranquillamente sul podio dopo il trionfo di Aliya Mustafina due anni fa. Arriva sì l’urlo alla trave (15.000, ma sa fare molto meglio), paga un errore molto grave alle parallele e soprattutto con un salto del genere al volteggio non può sperare di ottenere grande gloria. Ora concentrazione per difendere il titolo di specialità sui 10cm.

ELLIE DOWNIE: 9. Prima gara da senior e fa subito centro. La britannica non sente la pressione del grande evento, mantiene la calma nei momenti cruciali, commette vistose imprecisioni a trave e corpo libero ma quando ha l’occasione di scavalcare la Fasana sfruttando la tavola non se la fa sfuggire.

Alla sua prima uscita internazionale tra le senior si prende una medaglia all-around: battesimo di lusso nell’artistica che conta, dopo un’eccellente carriera tra le under 16. I geni della sorella maggiore Rebecca, Campionessa d’Europa in carica alle parallele, si vedono tutti.

 

MARTA PIHAN-KULESZA: 8. Sbuca fuori nel momento migliore. È una ginnastica incantevole, una bellissima persona (oltre che una bella ragazza, oggettivamente). A 28 anni, già olimpica a Londra e Pechino, coglie uno dei migliori risultati di sempre in un evento internazionale di prima fascia: quinta nel generale a un Europeo. Ottimo il suo corpo libero (la rivedremo domenica), migliora le amate parallele dopo esser rimasta fuori dalla Finale.

MARTINA RIZZELLI: 8. Oggi si merita uno scroscio di applausi di importanti dimensioni. Un anno dopo la pessima prestazione di Sòfia, si riscatta ampiamente e conferma il suo status. Nono posto nell’all-around, per una ragazza che non è puramente una generalista, è davvero tanta roba. Arriva a soli 3 centesimi dai diplomi e dai riconoscimenti tecnici, al termine di una gara sempre al vertice.

Sostituisce egregiamente Vanessa Ferrari, che aveva conquistato il pass sul campo ma che poi ha deciso di non partecipare all’atto conclusivo. La comasca ha così l’occasione per riprovare le sue parallele (13.900): domani c’è una Finale di Specialità tutta da vivere! Un pomeriggio da incorniciare e da lodare.

 

CLAUDIA FRAGAPANE: 7,5. Il corpo libero (14.533) fa davvero paura: attenzione a lei nella Finale di domenica (il voto alto è dovuto esclusivamente a questo). Nell’all-around ha poco da dire.

LAURA JURCA: 7. Bella rimonta rispetto al turno di qualifica. La rumena batte un colpo e non fa sprofondare la sua Nazione: settimo posto.

DIANA BULIMAR: 6. Ancora troppo lontana dalla sua miglior condizione. Recupero più complesso del previsto: decimo posto per la numero 2 rumena, con Larisa Iordache a casa.

ANA FILIPA MARTINS: 7. Tra le migliori 8! Festa grande in Portogallo, miglior risultato della storia a un Europeo. La Coppa del Mondo è un buon viatico per migliorare.

DARIA SPIRIDONOVA: 10 per le parallele (15.350!), una prestazione maiuscola, un’autentica bomba da oro europeo e da medaglia mondiale (bronzo in carica non a caso). Domani super battaglia con Rebecca Downie. Il resto del pomeriggio però è troppo brutto per essere vero: caduta e uscita al corpo libero, pasticci alla trave, volteggio semplicissimo: da 5.

 

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