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Calcio – Serie A, le pagelle della 30esima giornata: dal Parma una grande lezione di sport

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La 30esima giornata di Serie A rischia di aver già emanato tutti i verdetti della stagione. O per lo meno quasi tutti: Juventus sconfitta ma ormai prossima allo scudetto, Lazio e Roma in Champions (chi diretta? Al momento biancocelesti favoriti), Napoli, Fiorentina e Sampdoria in Europa League, milanesi a secco, Cesena, Cagliari e Parma in Serie B. Ci aspettano ancora sette turni, ma poco cambierà. Le pagelle di una domenica praticamente decisiva.

Parma, 10: gli emiliani sono ultimissimi, falliti, senza dirigenza e con cinque punti di penalizzazione. Ma lottano in ogni partita, su ogni pallone, spinti da un Tardini pieno che non vuole abbandonare i propri beniamini. Addirittura è stato istituito un mini-abbonamento per le ultime quattro gare casalinghe. La Juventus cede 1-0 in una partita dal valore di classifica relativo, ma dal grande significato morale: gli 11 gialloblu in campo (più Donadoni in panchina) dimostrano cosa è veramente il calcio. Lontano da tutto il marcio che gira intorno a questo mondo.

Chievo Verona, 8: un altro piccolo, grande miracolo firmato Chievo. La vittoria esterna a Cesena blinda l’ennesima salvezza di una squadra che ogni anno, mantenendo la categoria, vince la sua personalissima Champions League.

Stefano Pioli, 8: questa Lazio fa paura anche alla Juventus, in vista della Coppa Italia. In pochi giorni, i biancocelesti espugnano Napoli e liquidano con un poker l’Empoli. Grandi meriti al tecnico, lavoratore silenzioso, che sembra riuscire nell’intento di non far terminare le motivazioni a una squadra da applausi.

Napoli, 7.5: discorso inverso, ma con il medesimo risultato, per i partenopei. Riprendersi dopo il ko di Coppa e con l’Europa League sullo sfondo non era semplice, e invece la Fiorentina è sconfitta con un rotondo 3-0.

Atalanta, 6: il 2-1 contro il Sassuolo vale un grosso pezzo di salvezza perché sia Cagliari che Cesena perdono. Sette punti in altrettante giornate sono un margine di relativa sicurezza in una stagione comunque da archiviare presto.

Cagliari, 5.5: i sardi lottano a Genova, ma probabilmente si arrendono definitivamente al proprio destino. Un fato che ha bussato più volte alle porte dei rossoblu in stagione: la B è prossima e ormai sembra impossibile evitarla.

Hellas Verona, 5: gli scaligeri, ormai con la mente rivolta verso l’estate, si sbriciolano contro un’Inter finalmente quadrata e attenta.

 

Di seguito i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:

José Mauri (Parma): a 18 anni manda ko la Juventus che sogna il Triplete in una partita che rimarrà nella storia del club ducale.

Lorenzo Insigne (Napoli): si era infortunato contro la Fiorentina e fa il suo ritorno in campo da titolare proprio contro i viola, fornendo anche un assist. Sembra pronto per la volata finale: all’orizzonte c’è l’Europa League.

Alessandro Florenzi (Roma): lavoratore infaticabile, non disdegna belle prestazioni né nel tridente offensivo né sulla linea dei difensori. Il jolly di Rudi Garcia è prezioso nel sofferto 1-1 di Torino.

 

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