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Calcio a 5, UEFA Futsal Cup: Kairat Almaty campione! Battuto 3-2 il Barcellona

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Fa festa alla Meo Arena di Lisbona il Kairat Almaty che vince la UEFA Futsal Cup 2015 battendo, 3-2 nell’atto conclusivo, i campioni uscenti del Barcellona. Terzi invece sono arrivati i padroni di casa dello Sporting, vincenti 8-3 sulla Dina Mosca.

La finale inizia su ritmi non altissimi con le squadre che si studiano, ma nonostante questo le occasioni non latitano: Higuita, l’estremo difensore dei kazaki, è paradossalmente l’attaccante più pericoloso per il Kairat andando a creare pericoli grazie alle sue discese ed al tiro potente di cui dispone. Al 4′ del primo tempo, infatti, è lui a spezzare la monotonia colpendo la traversa con una conclusione su cui Paco Sedano ci mette le mani.

Il match è ormai sbloccato.

Il Barça risponde al “fuoco nemico” con Bateria, che centra il palo. Dall’altra parte è Douglas a far tremare la traversa e per non farsi mancare nulla Lin va a pareggiare il conto dei legni per i catalani scagliando il pallone sul palo.

Il gol è nell’aria. Tempo di qualche occasione, dove si palesa anche un presunto gol fantasma in un batti e ribatti in area blaugrana (sul sospetto, quanto prodigioso salvataggio di Gabriel), ed il Kairat bussa ben due volte.
La realizzazione che rompe l’equilibrio nasce da un’altra giocata di Higuita che pesca al volo Alexandre Moraes, il quale pur non appoggiando in maniera perfetta riesce a trovare l’accorrente Leo, autore di un preciso assist per il freddo Humberto che non perdona Paco Sedano, per l’1-0.
La reazione dei campioni sembra possa arrivare, ma non è così. Il raddoppio è cosa fatta quando Divanei dal cuore dell’area di rigore, ed in acrobazia, gira in porta un cross proveniente dalla sinistra portando la compagine del Kazakhistan sul 2-0 all’intervallo.

Nella ripresa, invece, la musica sembra cambiare.
Gli spagnoli provano subito a buttarsi in attacco, con Dyego a comandare le operazioni offensive e a cercare in tutti i modi di bucare la porta di Higuita; che si esalta peraltro in maniera decisiva anche su Ferrao, praticamente appostatosi appena fuori dall’area di rigore.

Gli uomini di Carmona cercano la chiave di volta per almeno accorciare le distanze rischiando però di scoprirsi e andare a subire il terzo gol; mentre Higuita si rende sempre più decisivo sia in fase difensiva, con le sue parate e i suoi tanti interventi, sia in fase offensiva, continuando a guidare la fase di impostazione del Kairat.

Al 7′ il palo dice ancora di no ai campioni in carica, le rotazioni sul parquet aumentano per gli iberici ma senza ottenere profitto.

Ma all’improvviso una punizione sulla trequarti per il Barcellona riapre le ostilità.
Saad raccoglie il passaggio orizzontale di Wilde e scarica il suo sinistro verso il bersaglio grosso, che si concretizza anche grazie al primo vero errore di Higuita. E l’1-2.

Sembra possa riaprirsi il duello. Ed infatti succede di tutto.

Lozano si fa espellere per un fallo da ultimo uomo. Il Barça rimane temporaneamente in quattro subendo il gol di Igor per il momentaneo 3-1, che diventa però subito 3-2 quando gli spagnoli tornati in parità numerica dimezzano lo svantaggio per effetto della rete di Lin.

La contesa ristagna in attesa del gran finale. Carmona si gioca il tutto per tutto con la carta del portiere di movimento nella figura di Saad.

Rafa Usín si posiziona in banda rendendosi poco pericoloso, non facendo soccombere insieme ai suoi compagni il muro kazako. Entrambi i tecnici sprecano i loro time-out per riorganizzare le tattiche di gioco.

Ma alla fine, il tempo scade. Ed il Kairat  Almaty esulta.

Campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia, la prima nel 2013.

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Foto: UEFA.com (Official Twitter Profile)

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