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Volley, Mondiali 2014 – Italia, le pagelle dell’addio: Australia sconfitta, ora si riflette sulla disfatta

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Ieri pomeriggio l’Italia dava l’addio al Mondiale sconfiggendo l’Australia (clicca qui per la cronaca). Di seguito il nostro commento e le consuete pagelle.

 

ITALIA: 6. La sufficienza è esclusivamente per questa partita, comunque vinta e che speriamo possa essere sufficiente per salvare il ranking e la partecipazione alla Coppa del Mondo 2015.

Se si va a valutare tutto il Mondiale è chiaro che si scende al 3 (o anche sotto per gli integralisti delle pagelle che partono dallo “zero spaccato”).

Quantomeno contro gli aussies si è interrotta la vergognosa serie di cinque sconfitte consecutive (sei nell’intero Mondiale), ma i dati sono impietosi: peggior Mondiale degli ultimi 28 anni, 13esimo posto finale (nel 1982 finimmo 14esimi).

Non è mai funzionato nulla, ma ormai lo stiamo ripetendo già da diversi giorni e significherebbe mettere ulteriormente il dito nella piaga a una spedizione davvero fallimentare e deludente.

Spetterà ora a Berruto e ai ragazzi fare un esame più approfondito su quanto successo, come hanno già dichiarato nel loro addio al Mondiale. Poi ci si siederà al tavolo con il Presidente Magri appena finirà il Mondiale femminile (speriamo che le ragazze ci risollevino il morale) e si valuterà il futuro di questa squadra: dalle cinque medaglie internazionali in tre anni non possono essere diventati dei brocchi tutto d’un tratto.

 

JIRI KOVAR: 6. Trova almeno l’occasione per riscattare in maniera infinitesimale i tanti errori delle ultime uscite. È il migliore in campo con 17 punti e il 50% in fase offensiva, ritrovando il posto da titolare dopo la (meritata) panchina contro l’Argentina.

LUCA VETTORI: 4. Il nostro opposto non rende e non gioca una grandissima partita. Non spinge mai abbastanza, segna solo 11 punti con il 36% in fase offensiva. Da quando ha dovuto sostituire Zaytsev ha giocato bene solo contro la Polonia, ma chiaro che un’Italia al tracollo e queste partite possono davvero dir poco.

FILIPPO LANZA: 5. Torna titolare, gioca una partita senza infamia e senza lode. Siglerà 11 punti con il 36% in attacco, ma sono ancora tante le difficoltà in ricezione.

GIULIO SABBI: 6,5. Contro l’Argentina è stato il migliore in campo. Oggi subentra solo nel quarto set ma è scatenato e stampa a terra ben sei punti con 2 muri e 1 ace. Sarà felice nonno Antonio scomparso un paio di giorni fa. L’opposto ha dimostrato con i fatti che poteva dare molto in questo Mondiale: purtroppo ha visto troppa tribuna e panchina, trovando spazio solo nelle ultime due inutili partite.

 

SIMONE BUTI ed EMANUELE BIRARELLI: 6. I centrali si confermano la nota più positiva di questo Mondiale. L’Australia non era un grande avversario ma comunque colgono l’occasione per trovare dei muri-punto (3 e 2 rispettivamente). Curioso il 100% in attacco del capitano, anche se ha avuto solo tre palloni.

DRAGAN TRAVICA: 5,5. È lui stesso a confessare di non essere contento delle sue prestazioni tecniche in questo Mondiale, com’era evidente a tutti. Ha davvero fatica a brillare e a offrire le alzate di cui è notoriamente capace.

SALVATORE ROSSINI e MASSIMO COLACI: 5. Si confermano incertezze in difesa e in ricezione, i nostri liberi purtroppo le incarnano.

SIMONE PARODI: S.V. Solo qualche scambio nel primo set. Trova un punto.

SIMONE ANZANI: S.V. Dopo le tante tribune della seconda fase in seguito alla poca soddisfacente partita contro Porto Rico, il giovane libero subentra per alcuni scambi nel secondo e nel quarto parziale trovando anche un punto sull’unico attacco provato.

Non entrato: MICHELE BARANOWICZ.

Non a referto (in tribuna): MATTEO PIANO.

 

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