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Paralimpiadi Sochi 2014: Italia ancora a secco, Lanzinger sul podio

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La seconda giornata dell’undicesima edizione delle Paralimpiadi invernali ha assegnato cinque titoli, tre nello sci alpino e due nello sci di fondo. L’Italia, nonostante le diverse carte importanti schierate, non è ancora riuscita a salire sul podio nella manifestazione.

Nello sci alpino si sono svolte quest’oggi le gare di supergigante maschile. Lo slovacco Jakub Krako si è imposto nella categoria ipovedenti, chiudendo con soli 13/100 di vantaggio sullo statunitense Mark Bathum e 19/100 sul canadese Mac Marcoux, già sul podio della discesa. Niente da fare per l’azzurro Alessandro Daldoss, che non ha concluso la prova.

Doppietta austriaca nella categoria standing, con Markus Salcher che ha preceduto di 41/100 Matthias Lanzinger, l’ex sciatore di Coppa del Mondo che subì un’amputazione in seguito ad un incidente occorsogli sulla pista norvegesese di Kvitfjell. Dopo il quarto posto in discesa, Lanzinger trova quindi la sua prima medaglia paralimpica, davanti al russo Alexey Bugaev, bronzo. Per l’Italia, Hansjoerg Lantschner si è piazzato quattordicesimo, mentre è uscito di pista Christian Lanthaler.

La gara della categoria sitting ha visto un’altra doppietta, questa volta sotto l’insegna giapponese: il Paese del Sol Levante ha infatti messo Akira Kano al primo posto e Taiki Morii, staccato di oltre due secondi, alla piazza d’onore. Il podio è completato dal canadese Caleb Brousseau.

Nello sci di fondo sono andate di scena le gare della categoria sitting, con gli uomini impegnati nella 15 km e le donne su una distanza leggermente più breve, la 12 km. Al maschile la Russia ha dominato la scena occupando tutti i tre gradini del podio, con Roman Petushkov che ha dato oltre un minuto di distacco ai compagni di squadra Irek Zaripov e Aleksandr Davidovich. Il migliore degli azzurri è stato Enzo Masiello, settimo ad oltre tre minuti di ritardo dal vincitore, mentre Roland Ruepp ha chiuso sedicesimo e Giordano Tomasoni ventunesimo.

L’ucraina Lyudmila Pavlenko si è invece imposta tra le donne con 21″ sulla statunitense Oksana Masters, argento, e 55″ sulla russa Svetlana Konovalova, bronzo. L’Italia nutriva grandi speranze in Francesca Porcellato, che però si è classificata decima. L’azzurra potrà sicuramente brillare di più sulle distanze brevi, in particolare nella sprint, dove difenderà il titolo conquistato quattro anni fa a Vancouver.

In campo è scesa anche la squadra italiana di sledge hockey, che dopo aver perso ieri con gli Stati Uniti ha subito una nuova pesante sconfitta al cospetto della Russia, in un incontro terminato sul punteggio di 7-0.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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