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Sochi 2014, skicross: tanti i papabili in lizza per il podio

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Resistenza fisica, curve perfette, scorrevolezza e una buona dose di fortuna serviranno oggi per salire sul podio a cinque cerchi dello ski-cross maschile. Fare un pronostico sulla gara di questa mattina è davvero difficile. Una stagione segnata da un grande equilibrio in cui parecchi atleti puntano al bersaglio grosso.

Partiamo dalla Svizzera: Alex Fiva e Armin Niederer, primo e secondo nella Coppa del mondo 2013, sono sicuramente tra i papabili per l’oro nonostante qualche gara sottotono. Se il primo avrà dalla sua l’imponente fisico che spesso e volentieri gli ha permesso di uscire indenne dagli scontri ravvicinati, Niederer dovrà puntare tutto sulla sua sagacia tattica, con la quale ha ottenuto i più importanti risultati. Due atleti completamente diversi dunque che saranno affiancati dal campione olimpico di Vancouver Michael Schimid, qualificatosi per un soffio dopo un lungo infortunio. Attenzione anche alla Francia, squadra notoriamente poco incline a fallire i grandi appuntamenti. Quattro le frecce dell’arco transalpino: Jonas Devouassoux, Jonathan Midol, Arnaud Bovolenta e Jean Frederic Chapuis, quest’ultimo campione mondiale in carica. 

Ma i fenomeni annoverati nelle righe precedenti fanno soltanto parte della ristretta cerchia di grandi nomi presenti al via, senza contare lo svariato numero di outsider che potrebbe piazzarsi in zona medaglia. In casa Austria fari puntati sopratutto su Andreas Matt, argento a Vancouver e vincitore quest’anno sulle nevi della Val Thorens. Pronto a dire la sua anche il Canada. I nordamericani schierano Brady Leman, Christopher Delbosco e David Duncan, unico atleta a vincere due gare in stagione. Ha un conto aperto con le Olimpiadi Delbosco, favorito numero uno quattro anni fa e finito quarto. “Corro per vincere” disse il nordamericano dopo essere caduto quando mancavano poche centinaia di metri per mettersi al collo la medaglia di bronzo. Il suo talento e la sua voglia di vincere non possono essere trascurati.

Spostandoci qualche chilometro più a sud del continente americano, occhio a John Teller, meccanico part-time di Mammoth Lakes cresciuto all’ombra di Bode MIller. Non si può non menzionare infine il leader di Coppa del mondo Victor Oehling Norberg. Lo svedese, famoso per la sua tecnica sopraffina, ha vinto l’unica gara di World Cup lo scorso anno proprio sul tracciato di Krasnaja Poljana davanti a Delbosco e al tedesco Andreas Schauer. Ricordiamo che nessun italiano è riuscito a centrare il pass olimpico. 

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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